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Lavori Consiglio: Vaccinazioni e test -2, ridurre gli sprechi alimentari - CON FOTO e VIDEO

Accolte due mozioni della SVP. La sessione di lavori di settembre è conclusa.

Link foto (Consiglio/Werth): https://www.flickr.com/photos/landtagconsigliocunsei/

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È ripresa questa mattina in Consiglio provinciale la trattazione della mozione 474/21: Strategia anti-Covid: VACCINAZIONI E TEST (emendata), avviata ieri, con la quale Magdalena Amhof e Jasmin Ladurner (SVP) chiedevano di sollecitare la Giunta provinciale (1) ad adoperarsi affinché, non appena saranno creati i presupposti a livello statale, l'obbligo del Green pass venga esteso a tutte le amministrazioni pubbliche e alle aziende private nonché a tutti le riunioni organizzate di persone (eventi, sedute, celebrazioni, funzioni religiose, ecc.); (2) a proseguire la strategia dei test volontari nelle scuole e a esentare laddove possibile le alunne e gli alunni vaccinati, e risultati negativi al test, dalla disposizione sulla quarantena scolastica; (3) a offrire alle alunne e agli alunni test gratuiti per consentire loro di partecipare alle attività extrascolastiche; (4) a fornire alle cittadine e ai cittadini vaccinati un determinato numero di test nasali; (5) a continuare a garantire un facile accesso alla vaccinazione.
Ieri la discussione era stata interrotta dopo la replica della Giunta. Magdalena Amhof ha replicato ai vari interventi di consiglieri e consigliere riferendo che si era a favore dell'obbligo del Green pass come a livello statale; con la mozione si mirava inoltre ad evitare la quarantena nel caso di casi positivi in classe, nonché a garantire la possibilità di test gratuiti per le attività extrascolastiche dei bambini. Infine, per quanto riguarda i test gratuiti per tutti, la volontà era invece di premiare coloro che si facevano vaccinare, continuando a garantire un accesso facilitato alla vaccinazione. La mozione è stata posta in votazione per punti separati e approvata: le premesse con 20 sì, 3 no e 8 astensioni, il punto (1) con 20 sì, 11 no e 2 astensioni, il punto (2) con 21 sì, 2 no e 10 astensioni, il punto (3) con 25 sì, 1 no e 7 astensioni, il punto (4) con 24 sì, 8 no e 1 astensione, il punto (5) con 30 sì, 2 no e 1 astensione.

Jasmin Ladurner (SVP) ha quindi presentato la mozione n. 478/21: Ridurre gli sprechi alimentari (emendata), con la quale, evidenziando che in tutto il mondo il cibo viene sprecato, tanto che il 44% dei rifiuti a livello globale è costituito da cibarie e piante verdi, e i rifiuti alimentari ne rappresentano un’ampia parte (Banca Mondiale, 2018), e chiarendo che secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), per “spreco alimentare” si intende “la riduzione del cibo e/o della qualità del cibo originariamente destinato al consumo umano in tutte le fasi del sistema alimentare, dalla produzione al consumo, indipendentemente dalla causa”, aggiungeva che, in questo senso, annualmente circa un terzo del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano, vale a dire circa 1,6 miliardi di tonnellate, viene sprecato: vengono cioè buttate via 51 tonnellate di cibo al secondo. Nel Sud del mondo, a causa dell’inadeguatezza delle tecnologie, delle infrastrutture di trasporto, degli impianti di stoccaggio e di refrigerazione e delle condizioni climatiche estreme va persa involontariamente la maggior parte dei raccolti, quindi proprio all’inizio della catena produttiva, mentre nel Nord del mondo lo spreco di cibo avviene invece specialmente al termine della catena produttiva, poiché l’eccesso di offerta in ambito alimentare porta consumatori relativamente più benestanti a essere più esigenti e a sprecare di più. Secondo i climatologi, frenare questi sprechi alimentari è una delle cose più importanti per combattere efficacemente il cambiamento climatico. Si tratta di utilizzare le risorse in modo sostenibile; diverse iniziative private a livello locale hanno già dichiarato guerra a questo spreco di risorse, come l’iniziativa del Centro Tutela Consumatori e Utenti "Una bella occasione” (ricette con gli avanzi di cibo) dedicata al recupero degli avanzi, o "Cacciatori di briciole", che raccoglie gli alimenti invenduti nei negozi e li destina a cause sociali; in Alto Adige sono anche già state introdotte iniziative internazionali, tra cui l'App "To good to go", grazie alla quale le aziende che vendono cibo possono vendere le eccedenze sotto forma di pacchi sorpresa a un terzo del prezzo originario. La consigliera chiedeva quindi di sollecitare la Giunta di “valutare se sia possibile” (emendamento cons. Gerhard Lanz) (1) predisporre, in collaborazione con le imprese commerciali, i produttori e le organizzazioni di beneficenza dell'Alto Adige, un piano d'azione contro gli sprechi alimentari; (2) ridurre la tassa sui rifiuti per le imprese che cedono gratuitamente i generi alimentari altrimenti destinati a finire nella spazzatura, come previsto dalla legge 19 agosto 2016, n. 166; (3) modificare entro e non oltre il 1° giugno 2022 la legge provinciale del 13 marzo 2018 al fine di a) vietare lo smaltimento da parte di rivenditori e mense di alimenti idonei al consumo umano, e b) impegnare le imprese commerciali alla stipula di convenzioni con le organizzazioni di beneficenza che prevedano la donazione delle eccedenze alimentari; (4) verificare la possibilità di applicare una tariffa sui rifiuti organici pro capite/per nucleo famigliare scaglionata in base al principio di causalità e alla quantità di rifiuti prodotti; (5) raccogliere dati sugli sprechi alimentari nell'agricoltura e nell'industria della lavorazione degli alimenti nonché rivedere gli standard commerciali e di qualità superflui (per esempio “mele troppo piccole”); (6) a introdurre obiettivi vincolanti di riduzione della produzione e del commercio di generi alimentari. Ladurner ha fatto riferimento alla conferenza stampa della settimana scorsa che presentava una campagna di sensibilizzazione sul tema, chiedendo di fare un passo in più con iniziative concrete, compresi obblighi vincolanti. Ha aggiunto che la data di scadenza non rende immangiabili tutti i prodotti, e che quelli ancora commestibili devono poter essere messi a disposizione, come accade già in Francia. Ha poi chiarito che accoglieva l’emendamento di Lanz perché responsabile verso il suo gruppo consiliare, auspicando poi un altro tipo di collaborazione tra colleghi di Giunta e consiglieri.
Brigitte Foppa (Gruppo Verde) ha sostenuto la proposta, ricordando di aver avviato la discussione sulla tematica chiedendo di introdurre “doggy bag” per i resti del ristorante. Una volta ci si vergognava di portare a casa i resti, ma nel frattempo c’è stato un forte cambiamento, anche perché è chiaro che questo tema è strettamente connesso anche con quello del clima, per via di trasporti e imballaggi.  Ha chiesto una votazione separata sul punto (4), poiché  l’umido che è una questione dei comuni e consiste solo in rifiuti alimentari, ma anche negli scarti da giardinaggio.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), in riferimento al comportamento della maggioranza, ha sostenuto che si ha l’impressione che la Giunta voglia dai consiglieri solo il beneplacito alle proprie iniziative. La mozione affrontava un tema importante, ma oltre al punto (4) era problematico anche il punto (3), difficilmente attuabile in periferia, poiché le eccedenze dovrebbero essere trasportate con mezzi in città, producendo traffico. Le misure andrebbero quindi approfondite, affrontando oltre alle responsabilità dei negozi alimentari anche quelle degli alberghi. Un problema sono poi le confezioni troppo grandi, con quantità di alimenti eccessivi per un singolo consumatore, che poi li deve buttare. 
Josef Unterholzner (Enzian), evidenziando che quella della collaborazione era una questione che interessava molti consiglieri, ha chiesto precisazioni relativamente ai generi alimentari scaduti, rilevando che la relativa proposta non era di facile gestione. Attualmente si sprecano tanti prodotti, anche per via delle richieste di qualità di consumatori e mercato: basta pensare alle mele, che devono avere un certo aspetto per essere vendute. In Alto Adige si ignorano certe leggi statali molto sensate in quest’ambito, mentre quelle relative al Covid vengono attuate subito.
Paul Köllensperger (Team K) ha sottolineato quanto detto da Ladurner in merito alla posizione della maggioranza, chiarendo che il Consiglio provinciale si trova in una situazione penosa: non è possibile portare avanti propri disegni di legge se non sono quelli della maggioranza. Ci vorrebbe un confronto di tutti i gruppi consiliari su questo, perché così non si è produttivi.
Alex Ploner (Team K) ha ribadito che prima di trattare questo tema in Consiglio era stata avviata la campagna di sensibilizzazione, aggiungendo però che la mozione di fatto ricordava che bisogna rispettare una legge che esiste già ed è molto esaustiva (“dell’allora ass. Martha Stocker”), prevedendo già tutto quanto proposto da essa. Tale legge prevedeva anche un tavolo di coordinamento e una copertura finanziaria: il primo è attivo, la seconda esiste? Il suo gruppo avrebbe sostenuto la mozione.
Helmut Tauber (SVP) ha chiarito che la produzione dei generi alimentari richiede l’impiego di tante risorse e lavoro, pertanto è giusto fare il possibile per evitare il relativo spreco. Grandi sprechi si creano già nel processo produttivo, nel trasporto e nella distribuzione. Avendo definito il Piano clima e una strategia per la sostenibilità, è giusto approfondire questa tematica trovando soluzioni a livello provinciale, anche nel breve termine. In passato, nel turismo ciò che non veniva utilizzato veniva per esempio restituito ai produttori, ma esistono anche ora iniziative per evitare lo spreco alimentare, anche nella gastronomia. La mozione della collega è molto valida, ora bisogna vedere cosa è possibile fare in concreto.
Franz Locher (SVP) ha sostenuto che sono già state avviate iniziative di risparmio alimentare, aggiungendo che alcune proposte della mozione sono difficili da attuare, come per esempio una tariffazione scaglionata sui rifiuti o la messa a disposizione di alimentari con data di scadenza oltrepassata. Va detto anche che i clienti vogliono generi alimentari perfetti. Su questo tema  è già stato fatto tanto, iniziando 20 anni fa. La mozione è utile per rinfrescare il tema, ma molto non è attuabile.
Peter Faistnauer (Perspektiven Für Südtirol) ha chiesto a Ladurner cosa intendesse per spreco alimentare in agricoltura.
Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) ha parlato di “show in tre atti”, poiché già la versione originaria della mozione chiedeva di invitare la Giunta a “continuare a “, e con gli emendamenti essa era stata ancora ridotta nella sua portata. Inoltre, i singoli punti dispositivi erano difficilmente attuabili. Per esempio, le mele brutte venivano già utilizzate per altri scopi. La presentazione della mozione valeva solo per sollevare un tema.
Gerhard Lanz (SVP) si è detto disponibile alla collaborazione con l'opposizione, rilevando però che questa non aveva cercato il dialogo per attuare le sue iniziative. Ha aggiunto che in quanto all’umido, è opportuno un cambiamento dei comportamenti privati, dato che effettivamente i prodotti scaduti vanno per legge eliminati dalle mense, e se non si facesse ci sarebbero subito aspre critiche. Il tema è importante e va discusso, il gruppo consiliare è aperto alle proposte e a mozioni congiunte.
L’ass. Giuliano Vettorato, accogliendo la mozione, ha riferito che alcuni percorsi sono già stati avviati, si può però potenziare quanto fatto. In merito alla diversificazione delle tariffe prevista al punto 4, il principio della Provincia è che chi produce (rifiuti) paga, anche se poi ogni singolo Comune ha il suo regolamento: forse è utile una verifica su alcuni comuni che applicano altri ragionamenti, per esempio considerando i metri quadri invece che le persone.
La vicepresidente della Provincia Waltraud Deeg ha chiarito che lo spreco di alimentari è un problema effettivo, e se c’è qualcosa da migliorare si fa ben volentieri. Si sta già andando nella direzione giusta, tanto che è stata rilevata una diminuzione del 12% degli sprechi, come risulta dalla brochure recentemente pubblicata. Bene va l’emendamento Lanz, perché è giusto verificare, ma si può realizzare solo ciò che è attuabile. Da due anni si lavora dalla campagna in merito. In quanto al tavolo di coordinamento previsto nella legge provinciale, vi si prevede la presenza di diverse Ripartizioni, APPA, organizzazioni sociali, associazioni del terziario, si intende ampliare al CTCU. Viene considerato anche l’utilizzo dei farmaci, un settore particolarmente difficile: esiste però un magazzino creato dalle istituzioni di volontariato, e un comitato di esperti guidato dal presidente dell'ordine dei farmacisti. L’assessora ha ricordato una raccolta alimentari porta a porta cui aveva partecipato nel 1992, evidenziando come la questione le stesse a cuore. Jasmin Ladurner ha rilevato grande interesse per il tema in tutti i partiti. Esso, ha ribadito, è strettamente legato a quello del clima. Il recupero di generi alimentari può realizzarsi anche in periferia, tramite accordi con organizzazioni caritatevoli, va inoltre promossa la vendita di alimentari sfusi, senza imballaggi. La legge provinciale consente la trasmissione anche dopo la data di scadenza, ma ci sono eccezioni per alcuni alimenti, come la carne. Tale legge prevede inoltre disposizioni facoltative: lei vorrebbe introdurre obblighi. Vero è che molto è già stato fatto in passato, ma c’è ancora tanto da fare: “Spero che si faccia sempre di più, anche con un modus operandi più collegiale”, ha concluso la consigliera. Posta in votazione per punti separati e con voto nominale, la mozione è stata approvata: le premesse con 31 sì (unanimità) , il punto (1) con 29 sì e 1 astensione, il punto (2) con 26 sì, 1 no e 3 astensioni, il punto (3) con 22 sì e 8 astensioni, il punto (4) con 18 sì, 1 no e 10 astensioni, il punto (5) con 23 sì e 6 astensioni, il punto (6) con 22 sì, 2 no e 3 astensioni.

La seduta di oggi, e con essa la sessione di settembre, è terminata.

MC

La sessione di settembre 2021

Die September-Sitzung 2021

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