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Lavori Consiglio: ordini del giorno all’assestamento di bilancio - 2 - CON VIDEO

Terminata la discussione degli ordini del giorno. Approvato il passaggio alla discussione articolata dei tre disegni di legge che compongono la manovra di assestamento.

Link video (Consiglio/GNews)https://we.tl/t-Et3ZLd7KGZ

È ripresa questa mattina, in Consiglio provinciale, nell’ambito dell’esame della manovra di assestamento di bilancio, la trattazione degli ordini del giorno al dlp 114/22, Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano per l’anno finanziario 2022 e per il triennio 2022-2024, avviata ieri.

Al fine di non subire passivamente l’inflazione, Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) chiedeva di impegnare la Giunta (1) a stanziare, nell’ambito dell’assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2022 e per il triennio 2022-2024, le risorse per rivedere l’efficacia di tutti i capitoli di bilancio, delle procedure e dei costi amministrativi e per aumentare il potenziale di risparmio, al fine di ottimizzare ulteriormente le spese, obiettivo divenuto assolutamente necessario; e (2) a destinare le risorse finanziarie liberate da tale revisione all’adeguamento all’inflazione dei salari e dei trasferimenti a cittadine e cittadini. Egli ha chiarito che le richieste dell'opposizione hanno lo scopo di far utilizzare al meglio i soldi dei contribuenti, e che, stante la situazione attuale, non si può procedere come se fosse un anno normale. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), rilevando che l’inflazione al 9% aveva raggiunto i livelli degli anni ‘70 e pesava fortemente sulla popolazione: era quindi importante capire dove fosse possibile liberare fondi di bilancio, e decidere le priorirá per il prossimo, per aiutare le famiglie ed evitare l’impoverimento delle generazioni più anziane. Josef Unterholzner (Enzian) ha ricordato l’inflazione del 25% di fine anni ‘70, e rilevato che molti gli si rivolgono a lui con problemi finanziari, ma molti continuano comunque a fumare: in questo periodo bisogna fare delle rinunce, come negli anni ‘70 quando non c’erano aiuti. Questo non vuol dire che la Provincia non debba aiutare; ogni euro va soppesato, e non bisogna sempre prendere i soldi da chi lavora diligentemente, per redistribuirli in qualche modo. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha espresso preoccupazione per il rischio sociale connesso alla crisi, ricordando che in passato il fenomeno dell’inflazione aveva portato a totalitarismi. era necessario sostenere finanziariamente le persone,  ma bisognava considerare i fondi a disposizione. Se l’inflazione fosse stata connessa a una crescita sarebbe stato possibile aumentare gli stipendi, non così in caso di stagflazione. ha segnalato la decisione di aumentare la durata delle concessioni edilizie, per ovviare alla carenza di materie prime: anche questo era un aiuto. Ha ricordato poi i 500 € di bonus e altri interventi già annunciati per affrontare un autunno e inverno difficili: interventi possibili proprio perché si sta già analizzando bene il bilancio. Negli ultimi anni quasi tutti i Dipartimenti hanno dovuto affrontare un calo di fondi, e quindi già da tempo rideterminano le priorità. Un processo di spending review, inoltre, è stato avviato in collaborazione con l’Università, con il coordinamento del dott. Zeppa; si comincerá dove c’è il potenziale maggiore. L’ordine del giorno è stato respinto con 10 sì, 17 no e 3 astensioni.

Con il successivo ordine del giorno, Quanto è costata la pandemia, Ulli Mair (Die Freiheitlichen) chiedeva di invitare la Giunta (1) a stanziare dei mezzi per rilevare quanto segue: a. l’ammontare complessivo e gli ambiti di impiego degli aiuti finanziari pubblici e dei pagamenti corrisposti da parte della Provincia e dello Stato a imprenditori e cittadini in Alto Adige per controbilanciare le misure adottate durante la pandemia di Covid e attutire le conseguenze della pandemia; b. le ripercussioni, anche di natura finanziaria, delle misure e conseguenze che la pandemia ha avuto sull’economia in provincia di Bolzano così come le ripercussioni sulle filiere e sull’occupazione; c. le minori entrate fiscali in provincia di Bolzano durante la pandemia; d. l’importo complessivo delle spese sostenute dalla Provincia e dallo Stato nell’ambito della sanità per la cura dei pazienti affetti da Covid e per l’acquisto del materiale sanitario necessario e la messa a disposizione delle infrastrutture, nonché le spese complessive per la campagna vaccinale; e. l’importo complessivo delle spese della Provincia e dello Stato in Alto Adige per le campagne di sensibilizzazione e informazione, anche tramite i media. Ricordando che la giunta si era detta disponibile ad accogliere la proposta de i Freiheitlichen avessero ritirato gli altri ordini del giorno, che erano frutto di grande lavoro anche da parte dell’ufficio traduzioni del Consiglio, Mair ha comunque unito le lettere d. ed e. come richiesto dalla Giunta per la sua approvazione, per prevedere il rilevamento del relativo importo complessivo indicativamente, ha quindi auspicato che se il documento non fosse stato accolto sarebbe comunque stato preso in considerazione nella sua attivitá dall'esecutivo. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha rilevato che si trattava più di una interrogazione. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che una parte delle informazioni erano già state rese disponibili, per esempio quelle richieste al punto a. Era interesse della Provincia conoscere i costi della pandemia. Le misure statali erano di difficile quantificazione, esse riguardavano per esempio i vaccini e il personale impiegato, militari e sanitari. La revisione dei costi era intermedia: in autunno sicuramente ci sarebbero stati costi aggiuntivi. Mair ha quindi ritirato l’ordine del giorno, annunciando la presentazione di un’interrogazione sul tema.

Affrontando il tema Aumentare le borse di studio, la Süd-Tiroler Freiheit ha chiesto di sollecitare la Giunta provinciale ad aumentare i fondi per le borse di studio e a rendere meno rigidi i requisiti di accesso, provvedendo agli eventuali mezzi finanziari necessari a tal fine con l’assestamento di bilancio. Mentre in Austria recentemente le borse di studio sono state aumentate ell’8-10%, ha detto Sven Knoll, questo in provincia di Bolzano non era avvenuto. Per aiutare gli studenti a lungo termine, era necessario un meccanismo che adeguasse regolarmente le borse di studio all'inflazione, nonché una revisione dei requisiti di accesso per aprire a una fascia più ampia della popolazione. Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) ha ricordato la sua mozione con la stessa formulazione, che aveva ritirato a giugno perché l’ass. Achammer aveva annunciato un aumento del bilancio. L’ass. Philipp Achammer ha chiarito che le borse erano ferme dal 2011, pertanto l’aumento era adesso necessario: ha quindi annunciato un aumento del 15-20% per le borse di studio. Non era invece d’accordo sull’alleggerimento dei criteri di accesso: le borse di studio servivano a permettere di studiare a chi non ne aveva i mezzi. Sven Knoll ha ritirato l'ordine del giorno e a annunciato una mozione su requisiti d’accesso.

È stato quindi messo in votazione il passaggio alla discussione articolata dei tre disegni di legge che compongono la manovra, che è stato approvato a maggioranza (17 sì) per ciascun disegno di legge.

È quindi stata avviata la discussione articolata del dlp 109/22, Rendiconto generale della Provincia Autonoma di Bolzano per l'esercizio finanziario 2021.

 

MC

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