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La Consigliera di parità in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Michela Morandini: “La violenza ha molti volti. La prossima settimana messaggi di sensibilizzazione sui social con gli hashtag #vedonero e #controlaviolenzasulledonne, per informare sul tema e sulle sedi dove chiedere aiuto”.
La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata introdotta nel 1981 dalle Nazioni Unite (Risoluzione 54/134): la data del 25 novembre fu scelta a ricordo di quanto accaduto alle sorelle Mirabal, esponenti del “Movimento Revolucionario 14 de Junio”, trucidate nel 1960 dai militari in quanto oppositrici della dittatura trujillista. “Da 38 anni, questa Giornata esorta a garantire il diritto fondamentale delle donne a vivere libere dalla violenza”, sottolinea la Consigliera di parità Michela Morandini.
I dati lo dimostrano con chiarezza: la violenza sulle donne è presente in tutti gli ambiti di vita e in tutti i ceti sociali: tra il 2000 e il 2018, secondo i dati Eures, in Italia ci sono stati 3.100 femminicidi, in media 3 a settimana, i cui autori erano nel 72% dei casi il partner, l’ex partner o un parente. Nella maggior parte degli eventi si tratta del tragico epilogo di un confronto irrisolto e violento che dura anni, e quindi della punta dell’iceberg.
La violenza sulle donne si manifesta fisicamente e psicologicamente: le forme di violenza psicologica spesso non sono riconosciute, o non sono prese sul serio, con conseguenze fatali per le vittime dirette e indirette, per primi i figli e le figlie. “Il numero crescente di situazioni di violenza sulle donne dimostra chiaramente l’incapacità di sviluppare una riflessione al riguardo a livello individuale e collettivo”, evidenzia Morandini: “È necessario un confronto critico su questo tema, accompagnato da misure preventive e azioni concrete al manifestarsi della violenza”.
“La violenza ha molti volti”, prosegue la Consigliera di parità: “Si va dalla violenza economica, sessuale, psichica, fisica fino alle forme multiple di violenza sulle donne sul posto di lavoro”, una situazione che ha un alto costo sia per le vittime che per le aziende.
“Un primo passo per la lotta alla violenza è rendere visibili le sue varie forme e le possibilità di aiuto e sostegno esistenti”, conclude Morandini: “Per questo motivo, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, come Consigliera di parità pubblicherò nella settimana dal 25 al 29 novembre, sui social, i dati attuali e tutti gli indirizzi a cui le donne in situazione di violenza possono chiedere e ottenere aiuto: saranno contraddistinti dall’hashtag #vedonero #controlaviolenzasulledonne”.
MC