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Lavori Consiglio: Variazioni al bilancio 2019, legge europea
Discusso e approvato con 17 sì, 1 no e 12 astensioni il dlp 29/19 che porta variazioni al bilancio 2019 della provincia. Avviata la discussione generale del dlp 30/19, la cosiddetta “legge europea”: discussione sui requisiti linguistici per l’iscrizone agli ordini professionali.
Con il disegno di legge provinciale n. 29/19: Variazioni al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano per gli esercizi 2019, 2020 e 2021, presentato dalla Giunta su iniziativa del presidente della Provincia Arno Kompatscher, si proponevano modifiche al bilancio previsionale della Provincia, garantendone l’equilibrio generale. Prima della presentazione, la seduta è stata interrotta per riunioni della maggioranza e dell’opposizione, dopodiché il pres. Kompatscher ha chiarito che si trattava dell’ultima variazione per l’esercizio in corso, e che una parte del disegno di legge consentiva di utilizzare le economie di bilancio con allocazioni per un totale di 23 milioni €. Si tratta di mezzi che non servono più e vengono quindi utilizzati altrove. Ci sono anche variazioni nell’ambito delle entrate, con 16 milioni per l’aumento patrimoniale dovuto alle quote di Mediocredito cedute dalla Regione, che si intendono poi cedere. I mutui vengono ridotti di 18 milioni per progetti non realizzati, tra cui quello del Polo bibliotecario, bloccato per il fallimento pendente della ditta incaricata, e la chiusura di Südtirol Finance, esistendo anche PensPlan Invest. C’è poi il fondo per lo sviluppo della banda larga, che era separato e ora rientra nel bilancio: si tratta di 45 milioni; lo stesso vale per i 86 milioni € costituiti dai mezzi della UE e dello Stato per Interreg Italia-Austria. Sono previsti storni al fine di riequilibrare, descritti dettagliatamente in una tabella allegata al documento; 5 milioni tornano dal Consiglio provinciale alla Provincia.
Non essendoci interventi nella discussione generale, si è passati a quella articolata.
L’articolo 01 riguardava le variazioni allo stato delle entrate; a esso il rpes. Kompatscher ha posto un emendamento sostitutivo.
In quest’ambito, consigliere e consiglieri hanno fatto domande sui singoli capitoli, ricevendo risposta dagli assesori competenti, e l’articolo è stato approvato con 17 favorevoli, 1 no e 12 astensioni.
Approvati senza interventi l’articolo 1 sulla variazione allo stato di previsione della spesa (17 sì, 1 no, 13 ast.), anche questo sostituito con emendamento del pres. Kompatscher. Via libera anche l’articolo 2 sugli allegati (con emendamento sostitutivo), all’articolo 3 sull’autorizzazione alla Ripartizione finanze ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio, e all’articolo 4 sull’entrata in vigore.
Il disegno di legge 29/19, è stato infine approvato con 17 sì, 1 no e 12 astensioni.
Il pres. Arno Kompatscher ha quindi presentato il disegno di legge provinciale n. 30/19: Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea (Legge europea provinciale 2019) il cui scopo è è l’attuazione del diritto dell’Unione europea e il costante adeguamento allo stesso dell’ordinamento giuridico della Provincia. Una parte della norma riguarda le concessioni idrolettriche, si considera poi l’Ufficio provinciale di Bruxelles, l’iscrizione negli ordini professionali di persone che conoscono solo la lingua tedesca solo per quanto riguarda la provincia, dove il tedesco è lingua ufficiale: “In questa forma, l’articolo non dovrebbe essere impugnato nonostante la competenza concorrente con lo Stato, ma se ci fosse ricorso la difenderemo in tutte le istanze”, così Kompatscher. C’è poi una disposizione sull’agricoltura biologica, a chiarimento di contraddizioni con le norme europee, e l’adeguamento della legge in ambito idrico, con una nuova disposizione sui canoni idrici, che devono essere previsti anche per le acque derivate a scopo irriguo, con entrate direttamente destinate all’infrastruttura irrigua.
Nell’ambito del dibattito generale, Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha parlato dell’articolo 4, che riguarda l’equiparazione di lingua tedesca a lingua italiana e la corretta interpretazione dell’articolo 99 dello Statuto: “Quando il legislatore prevede come obbligatoria la lingua italiana, in Sudtirolo dovrebbe essere prevista come obbligatoria la lingua tedesca, parlata dalla maggioranza della popolazione”. Si dovrebbe quindi chiarire una volta per sempre, legiferando, come va interpretato l’articolo 99. In quanto al riconoscimento di titoli di studio, fondamentale, anche questo dovrebbe avvenire automaticamente, perché la minoranza linguistica non ha la possibilità di studiare nella propria madrelingua sul territorio nazionale.
Anche Franz Ploner (Team Köllensperger) ha fatto riferimento all’articolo 4, che si basa sulla direttiva europea relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, di fondamentale importanza per i medici in Europa, nonché per tutti coloro che vogliono svolgere la loro professione in un altro Stato membro. L’art. 53 della direttiva UE del 2013, che modifica quella del 2006, prevede che si abbiano le conoscenze linguistiche per esercitare la professione nello Stato in cui si vuole lavorare, e lo Stato italiano ha recepito questa norma facendo riferimento alla lingua ufficiale. È prevista anche una verifica, che deve avvenire solo dopo il rilascio del certificato professionale. In provincia di Bolzano la lingua tedesca è parificata a quella italiana, ma è la lingua italiana quella ufficiale: affinché sia qui sufficiente solo la lingua tedesca, ci vorrà una norma d’attuazione per disciplinare questa regola. Il consigliere ha quindi annunciato una mozione del TK per incaricare la Commissione dei 6 di elaborare una norma d’attuazione sul tema, che riguarderebbe anche tutti gli altri ambiti analoghi.
La seduta di oggi è terminata. La discussione della legge europea proseguirà domani a partire dalle 10.00.
MC