News

Seduta congiunta: formazione, famiglia, giovani e lavoro

Ulteriori mozioni discusse nel pomeriggio di oggi.

Nell’ambito della Seduta congiunta delle Assemblee legislative della Provincia autonoma di Bolzano, del Tirolo e della Provincia autonoma di Trento sono state trattate, dopo quelle in materia di Euregio, mozioni in materie di formazione, famiglia, giovani e lavoro.


Gerhard Lanz (SVP) ha presentato la MOZIONE 6, riguardante "Il posto di lavoro del futuro" Misure concrete per creare posti di lavoro nel­l'Euregio nell'era digitale, tenendo conto delle esigenze e circostanze locali, cofirmata da Magdalena Amhof, Jasmin Ladurner, Franz Locher, Josef Noggler, Helmuth Renzler, Helmut Tauber, Manfred Vallazza (SVP), Ulli Mair, Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen), Carlo Vettori, Rita Mattei (Lega Alto Adige - Südtirol), Sven Knoll, Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit), Sandro Repetto (Partito Democratico - Liste civiche), Brigitte Foppa, Hanspeter Staffler (Gruppo Verde), Paul Köllensperger, Josef Unterholzner, Peter Faistnauer, Maria Elisabeth Rieder, Alex Ploner, Franz Ploner (Team Köllensperger) e Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle), con emendamento di Jakob Wolf e altri, con cui si chiedeva alle tre assemblee legislative, riunite in seduta congiunta, di incaricare i rispettivi esecutivi, nell’ambito delle proprie possibilità, di sostenere misure a livello transfrontaliero per la formazione di personale specializzato, di promuovere misure nell’ambito dello sviluppo di future tipologie di posti di lavoro, di portare avanti e promuovere studi sulle conseguenze sociali delle nuove tipologie di posti di lavoro.
L’ass. Philipp Achammer ha sottolineato che il problema di mancanza di forze lavoro specializzate riguarderà nei prossimi anni in tutte e tre le province. Oltre a quelle richieste, serviranno quindi anche altre misure, per esempio nell’ambito della formazione duale. 
Martin Wex (VP) ha evidenziato che le innovazioni tecniche riguardanti il mondo del lavoro devono indurre anche a un cambiamento di pensiero. Non bisogna avere paura del futuro, ma bisogna investire soprattutto in formazione, per arrivarvi preparati.
Jasmin Ladurner (SVP) ha sottolineato che ci si trova già in piena digitalizzazione, che posta opportunità e rischi, ma offre anche la possibilità di rendere più attraenti i posti di lavoro.
Helmut Renzler (SVP) ha chiesto di risolvere anche il problema della differenza di retribuzione tra i tre territori, perché senza una retribuzione equa non ci sarà collaborazione.
Gerhard Lanz (SVP) ha invitato a questo proposito a considerare il potenziale contenuto nel punto 3: in futuro le macchine faranno molto lavoro, bisogna quindi chiedersi chi pagherà la previdenza sociale. La tematica è attuale, questi ambiti vanno organizzati bene. La mozione è stata approvata all’unanimità.


Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha quindi presentato la mozione 9 Riconoscimento delle lauree, dei diplomi universitari e delle specializzazioni, con la quale, sottolineando che in Euregio esistono istituzioni universitarie eccellenti, è scarsa la mobilitá degli studenti tra esse, e questo probabilmente a causa del problema del riconoscimento dei titoli di studio.  Pertanto, egli chiedeva che la Seduta congiunta si dichiarasse favorevole a unificare gli standard formativi e a riconoscere automaticamente tutte le lauree, i diplomi universitari e le specializzazioni conseguiti nella regione europea del Tirolo, e che si invitassero gli esecutivi dei tre territori ad avviare trattative con le competenti autorità statali ed europee per attuare quanto sopra, ovvero a emanare essi stessi delle norme laddove già possibile.”
Magdalena Amhof (SVP) ha appoggiato in parte la proposta, ritenendo che il riconoscimento dei titoli di studio, promosso dal processo di Bologna, che dovrebbe essere ovvio, non è stato pienamente attuato. Ha chiesto di votare separatamente premesse, che non sarebbero state sostenute,  e parte deliberante
Cornelia Hagele (VP) ha sottolineato che le esperienze internazionali sono fondamentali per garantire la formazione e la crescita, ma che per molti studenti è difficile recarsi in un altro Paese proprio per il difficile risconoscimento dei titoli, che si basa sull’unificazione dei contenuti.
Alex Ploner (Team Köllensperger) ha fatto riferimento a una mozione approvata 5 anni fa, evidenziando che nel frattempo un’altra generazione di studenti si è trovata davanti a questo problema. Lo spirito della mozione è condiviso, ma ci sono dubbi sull’attuazione: si può solo accelerare la procedura. Va predisposta una banca dati che rilevi tutti i titoli di studio e una catalogazione, al fine di affrontare fino in fondo il problema.
Christofer Ranzmaier (FPÖ) ha sostenuto che un riconoscimento automatico è un passo troppo in là, la prima sfida è l’armonizzazione dei sistemi. Il processo di Bologna è stato attuato in modo insufficiente, tanto che ci sono insegnanti non adeguatamete preparati.
Stephanie Jicha (Grüne) ha sottolineato che un riconoscimento automatico è un segno di reciproca fiducia tra le regioni; ha quindi invitato a votare a favore della mozione.
Sven Knoll (STF) ha ringraziato per il sostegno, sottolineando che l’unanimità è un segnale importante a favore di un sistema formativo unico nell’Euregio, che garantisce ai giovani mobilità. La mozione è stata approvata all’unanimità.

Con la successiva MOZIONE 12, Creazione e promozione di una rete di collegamento tra le scuole superiori e imprese dell'Euregio Tirolo Alto-Adige Trentino per lo svolgimento di tirocini, presentata da Paolo Ghezzi (Futura 2018), Lucia Coppola (Futura 2018) Filippo Degasperi (Movimento 5 Stelle) Pietro De Godenz (Unione per il Trentino), Paola Demagri (Partito Auton. Trentino Tirolese), Sara Ferrari (Partito Democratico del Trentino), Ugo Rossi (Partito Auton. Trentino Tirolese), Giorgio Tonini (Partito Democratico del Trentino), si proponeva di invitare gli esecutivi a prendere con determinazione, nell'ambito delle proprie competenze, tutte le misure necessarie a regolare la creazione e successiva promozione di una rete di collegamento tra le scuole superiori, imprese dell'Euregio Tirolo Alto-Adige Trentino e le rispettive associazioni di rappresentanza, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura al fine di permettere una libera circolazione degli studenti per lo svolgimento di apprendistati, tirocini e percorsi formativi.
Paolo Ghezzi (Futura 2018) ha sottolineato che spesso i nostri giovani conoscono meglio realtà lontane delle vicine province: la mozione si proponeva di superare questa difficoltà.
Philipp Achammer ha appoggiato la proposta, sottolineando che sarebbe auspicabile una partnership tra le scuole dell’Euregio a fine di approfondire tematiche comuni e dotarsi della definizione di “Scuola Euregio”; in passato si è cercato di favorire lo scambio tra tirocinanti, ma la loro minore età fa nascere difficoltà, questo riguarda anche gli altri scolari e scolari: le relative procedure burocratiche andrebbero snellite, e ci sono procedure in corso.
Cornelia Hagele (VP) ha ribadito l’importanza, per i giovani, di fare esperienze all’estero.Ci sono già dei progetti scolastici con tirocini obbligatori, le scuole interessate potrebbero rivolgersi agli istituti che hanno già esperienza, e sarebbe opportuno mettere a disposizione aiuti economici ai giovani.
Ugo Rossi (PATT) ha sottolineato che c’è già una collaborazione tra le scuole delle  diverse provincie, e ha ringraziato a questo proposito il pres. Plattner per quanto fatto in passato. Allargare questa collaborazione è opportuno, anche ai fini di convivenza e pace. Rossi ne ha approfittato per proporre alla Seduta congiunta di dire una parola di solidarietà e vicinanza al popolo curdo, che aspira a libertà, autodeterminazione e autonomia. (La proposta è stata accolta con un aplauso).
Andreas Haselwanter-Schneider (FRITZ) ha ricordato un’analoga mozione approvata nel 2009 dalla Seduta congiunta, invitando ad attuarla: bisogna concretizzare. Fare tirocinii oltrefrontiera non è così difficile per i giovani, al contrario di quanto detto: ne ha esperienza grazie a suo figlio.
Dominik Oberhofer (NEOS) ha sostenuto che a causa della Brexit molti studenti non si recheranno più in Gran Bretagna, e sottolineato l’importanza di esperienze all’estero. Nelle scuole professionali si dovrebbero promuovere con forza questi importanti tirocini.
Ghezzi ha ringraziato i colleghi per le indicazioni pratiche, e la mozione è stata messa in votazione e approvata all’unanimità.

È quindi stata trattata la MOZIONE 19, Studio su immagine e ruolo della donna nell'Euregio, presentata dai gruppi consiliari Grüner, VP Tirol, SPÖ, FPÖ, FRITZ, NEOS affinché il Land Tirolo, la Provincia autonoma di Bolzano e la Provincia autonoma di Trento commissionino congiuntamente uno studio sull’immagine e il ruolo della donna, che analizzi le donne e la famiglia, le donne e la politica, le donne e l’impegno sociale, la salute, i figli, il lavoro, la religione e l’associazionismo. , con particolare focus sulle donne nelle aree rurali. La presentatrice Stephanie Jicha (GRÜNE) ha chiarito che la mozione era sostenuta da tutti i gruppi consiliari e anche dai Verdi altoatesini.
L’ass. Waltraud Deeg ha sostenuto che la parificazione è un valore comune e importante per lo sviluppo. Temi cruciali sono la povertà delle donne in età avanzata, la mancanza di personale specializzato e il reinserimento lavorativo, le donne delle zone rurali. Ha quindi dato pieno sostegno alla mozione.
Barbara Schwaigkofler (VP), evidenziando che aumenta la quota di donne occupate, ha sottolineato che è necessario fare ancora molto, Anche in termini di parificazione, che non è scontata. Importante è creare strutture che permettano alle donne delle zone rurali di avere migliori prospettive.
Sostenere questa mozione porta vantaggi non solo per le donne, ma anche per la competitività dei territori, ha detto Sara Ferrari (PD), che ha fatto riferimento a uno studio sulle donne nell’Euregio prodotto in seguito a mozione della precedente Seduta, sul quale si erano confrontate le consigliere delle tre province e dal quale erano nate nuove proposte di rilevamento sull’imprenditoria femminile, i casi di violenza e maggiore informazione su questi temi. ha quindi chiesto di non perdere altro tempo ma di agire, anche copiando le best practice già attuate.
Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) ha riportato l’intervento di Ulli Mair, impossibilitata per motivi di salute, secondo cui molti dei problemi citati riguardano non solo le donne, ma anche gli uomini, mentre per le donne sarebbe più importate la conciliazione lavoro famiglia o la parità di stipendi: questo sarebbe un compito per le tre assemblee legislative.
Elisabeth Fleischnanderl (SPÖ) ha sostenuto che mentre sulla carta l’equiparazione c’è, nella realtà la situazione è differente, perché la situazione di donne e uomini è diversa, e soprattutto nelle zone rurali, dove servono microstrutture, migliori trasporti. ha quindi sostenuto la mozione.
Brigitte Foppa (Gruppo Verde) ha chiarito che un’immagine della donna conservativa è un altro fatto che accomuna le tre province, dove le donne sono poco rappresentate ai vertici politici e nelle assemblee. Coloro che più lasciano le donne rurali sono le donne giovani, e questo non viene considerato negli studi: bisogna approfondire la tematica e adottare misure oltrepassando le barriere.
Evelyn Achorner (FPÖ) ha sottolineato che se si vuole sostenere le donne bisogna investire nell’economia, in modo che esse possano decidere in piena libertà se lavorare, dove lavorare, o se stare a casa. Nelle zone rurali, oltre a creare posti di lavoro, si possono migliorare i collegamenti digitali. Le Landesfrauenkonferenz sono una best practice
Maria Elisabeth Rieder (Team Köllensperger) ha sostenuto che non c’è differenza solo tra paesi e città, ma anche tra aree strutturalmente deboli o meno. Bisogna confrontarsi su come migliorare le condizioni delle donne nelle zone rurali: non si tratta solo di infrastrutture, ma anche di forme organizzative affinché le donne possano influire a livello decisionale.
Jicha ha ringraziato per il sostegno e le critiche, e la mozione è stata approvata all’unanimità.

(continua)

MC

Logo - Südtiroler Landtag