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Conclusa la 13a Seduta congiunta (CON VIDEO)

Con la discussione delle mozioni su cultura, ambiente e mobilità si è conclusa la 13° seduta congiunta. Discussione approfondita sulla tematica del lupo. Il pres. Noggler: “La Seduta congiunta ha un futuro, e potrà contribuire in maniera determinante all’avvicinamento dei territori”.

Con la MOZIONE 11, Promozione di gemellaggi e di progetti trilaterali di cooperazione tra i comuni dei tre territori, Lorenzo Ossanna (Partito Auton. Trent. Tirolese), che l’ha presentata insieme a Michele Dallapiccola, Paola Demagri, Ugo Rossi (Partito Auton. Trent. Tirolese), Paolo Ghezzi (Futura 2018), Filippo Degasperi (Movimento 5 Stelle), Lucia Coppola (Futura 2018) Giorgio Tonini (Partito Democratico del Trentino) Sara Ferrari (Partito Democratico del Trentino) Alessio Manica (Partito Democratico del Trentino) e Pietro De Godenz (Unione per il Trentino), chiedeva di incentivare la nascita di progetti di gemellaggio tra i comuni dei tre territori al fine di promuovere la conoscenza reciproca, condividere soluzioni comuni alle problematiche delle comunità di montagna e favorire la pacifica convivenza tra i popoli; incentivare la nascita di progetti trilaterali di collaborazione tra gli Enti locali dei tre territori che riguardano diversi ambiti, tra i quali: cultura, tradizioni, lavoro, formazione, welfare, associazionismo, cooperazione, sport, ambiente, tutela del clima, energie rinnovabili e giovani; attivarsi per predisporre un apposito capitolo di spesa, nel bilancio del GECT, per incentivare e sostenere la nascita di progetti di gemellaggio e la creazione di progetti trilaterali di collaborazione nell’ambito della cultura, della scuola, dell’ambiente, della tutela del clima, delle energie rinnovabili nonché in ambito economico.”
La proposta è stata sostenuta da Dominik Mainusch (VP), secondo cui i partnerariati come quello tra le province possono sopravvivere solo grazie ai Comuni, più vicini a coinvolgere la popolazione. È un obiettivo politico curare le particolarità in comune e superare le barriere.
Maria Hochgruber Kuenzer (SVP) ha sottolineato la comunanza di cultura e tradizione dell’Euregio, ed evidenziato che se si vuole continuare la collaborazione bisogna cominciare dalla base, dalle persone. Secondo lo spirito di sussidiarietà bisogna partire dai Comuni, molti dei quali, in Alto Adige, hanno già gemellaggi con città più lontane.
Ossana ha ringraziato per il sostegno: parlare di comuni vuol dire partire dal basso e favorire la concretezza. La mozione è stata approvata all’unanimità.

Con la MOZIONE 16, Targhe ovvero simboli commemorativi per il 75° anniversario della liberazione dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino dal fascismo – progettazione ed esecuzione, Dominik Oberhofer (NEOS), insieme a Sophia Kircher (VP), Benedikt Lentsch (SPÖ), Christofer Ranzmaier (FPÖ), Michael Mingler (GRÜNE) e Markus Sint (FRITZ) hanno proposto di in itare gli esecutivi ad adoperarsi perché, essendo l’anno prossimo il 75° anniversario della fine della seconda guerra mondiale. In occasione della liberazione dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino da fascismo e nazionalsocialismo, si dia segno visibile alla popolazione collocando targhe ovvero simboli commemorativi in luoghi dell'Euregio particolarmente significativi al riguardo, incaricando Dell'elaborazione di questo progetto comune potrebbero essere incaricati gli istituti di storia della Leopold-Franzens-Universität di Innsbruck e del­l'Università degli Studi di Trento.
L’ass. Waltraud Deeg ha sostenuto la proposta, sottolineando l’importanza di conoscere la storia e ricordare quanto è successo, e ricordando il dolore portato da fascismo e opzioni a molti sudtirolesi. I giovani vanno sensibilizzati e invitati a studiare la storia, per opporsi a certi sviluppi che riportano al passato, e porre dei simboli commemorativi è importante in quest’ottica. Citando Kofi Annan, l’assessora ha invitato a “rompere il silenzio della maggioranza”.
Sophia Kircher (VP) ha detto che la sua generazione conosceva ancora testimoni del tempo, e anche per questo è consapevole dell’importanza di mettere delle targhe per ricordare quanto successo. 
Secondo Paolo Ghezzi (Futura) non si può non fare memoria di cosa è stato il fascismo e di cosa esso ha significato in questa regione. La recente vicenda sull’uso o meno del nome “Alto Adige” rivela quanto certe ferite siano ancora aperte.
Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha evidenziato che molte cose ricordano ancora al fascismo, compresi il Monumento alla Vittoria e la questione della toponomastica. Il fascismo è ancora vivo, per questo il suo gruppo non avrebbe partecipato alla votazione.
Christofer Ranzmaier (FPÖ) ha sostenuto la mozione, ha però ammesso che in provincia di Bolzano esistono sensibilità diverse. Non bastano i simboli commemorativi, forse bisogna chiedersi se non è meglio distruggere i relitti fascisti.
La memoria storica è fondamentale per l’identità, ha detto Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore - Fratelli d’Italia), che ha ricordato iniziative importante come le pietre d’inciampo o la valorizazzione del lager di via Resia.  Il pres. Plattner ha fatto riferimento ai 100 anni da Saint Germain con richiesta della grazia ai terroristi: accostamenti come questi sono insopportabili, e laurea di onorabilità creata offende la memoria delle vittime e le loro famiglie. Nessuno deve accostare la liberazione cui la mozione è dedicata con la celebrazione del terrorismo. Egli ha quindi proposto di modificare il titolo facendo riferimento anche al nazismo e di porre anche delle targhe a condanna di tale terrorismo.
Markus Sint (FRITZ) ha evidenziato che la discussione dimostra che non sarebbe male se si procedesse a elaborare una storia congiunta dei tre territori, con spirito critico. Non si tratta di abbattere monumenti, ma di ricordare i fatti e dire chi sono state le vittime e chi i carnefici.
Oberhofer ha fatto riferimento al pensiero di Josef Mayr Nusser e alla sua scelta di non giurare, evidenziando che la mozione aveva anche l’obiettivo di onorarlo. La mozione è stata approvata all’unanimità.

Il pres. Josef Noggler ha ripreso la guida della seduta per avviare la discussione delle ultime mozioni, che riguardavano ambiente e mobilità.

Con la MOZIONE 7, Lasciamola a casa ovvero per un’Euregio raggiungibile senz’auto, Brigitte Foppa (Gruppo Verde), cofirmataria insieme a Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler (Gruppo verde), Sven Knoll, Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit), Paul Köllensperger, Alex Ploner, Maria Elisabeth Rieder, Peter Faistnauer, Franz Ploner e Josef Unterholzner (Team Köllensperger), chiedeva che le assemblee legislative, riunite in seduta congiunta, si impegnassero a favore di una mobilità ecosostenibile per il turismo nell'Euregio. In questa ottica incaricano i rispettivi esecutivi di elaborare una comune strategia del tipo "no car requested", tenendo conto delle iniziative e delle strategie regionali già avviate, per rendere l'Euregio "raggiungibile senza auto" entro il 2022. A tal fine si provvede affinché per l'arrivo e la partenza, nonché durante il soggiorno, i turisti non abbiano più bisogno di avere una macchina propria. L'obiettivo è di fare in modo che entro il 2030 il 30% di chi arriva in regione per una vacanza lo faccia utilizzando il treno; che la strategia prevedesse  l'introduzione di collegamenti ferroviari regolari e diretti dalle principali piazze del mercato turistico verso l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, per esempio tra Vienna e Trento, tra Berlino e Trento, tra Amburgo e Trento, anche sul modello dei treni charte, una rete possibilmente ampia ed estesa di car sharing nelle stazioni ferroviarie più importanti dell'Euregio, possibilmente con macchine elettriche e relative colonnine di ricarica;un esteso servizio di trasferimento persone e bagagli disponibile in tutto il territorio dell'Euregio; lo sviluppo di applicazioni e sistemi di prenotazione elettronica che consentano di prenotare agevolmente l'arrivo e la partenza con i mezzi pubblici; lo sviluppo di applicazioni e sistemi di prenotazione elettronica che consentano di prenotare agevolmente l'arrivo e la partenza con i mezzi pubblici; l'attuazione della deliberazione approvata dalle tre assemblee legislative riunite in seduta congiunta a Schwaz, in cui si chiedeva un sistema tariffario unificato per il trasporto pubblico locale, per viaggiare su tutti i mezzi pubblici dell'Euregio con un biglietto unico; lo sviluppo di strategie pubblicitarie e di comunicazione in cui si mettano in evidenza l'arrivo e la partenza con i mezzi pubblici.”
Helmut Tauber (SVP) ha sottolineato l’ottima qualità dell’offerta gastronomica, che richiede di far arrivare i prodotti, Quanto richiesto dalla mozione è molto nobile , e bisogna pensare a sviluppi come il collegamento degli aeroporti e l’ampliamento della rete del trasporto pubblico.
Sophia Kircher (VP) ha appoggiato la mozione evidenziando che sono sempre meno i giovani che fanno la patente, e che essa dà nuove chance a aziende e cittadinanza.
Paolo Ghezzi (Futura) ha ringraziato per una mozione piena di dati e di impegni concreti: bisogna crederci, per agire. Il Trentino soffoca di auto, e chi anche crede che un 1% in più d turisti sia fondamentali per l’economia si rende conto che la gente sta soffocando per l’inquinamento.
Sven Knoll (STF) ha evidenziato che al contrario di quanto accade per il trasporto merci, per il trasporto persone non ci sono alternative attrattive: si potrebbe pensare a “treni charter” così come esistono “voli charter”, e soprattutto a collegamenti ferroviari diretti tra Lienz e Innsbruck e senza cambi tra le frontiere.
Quale operatore turistico, Georg Kasltschmid (Grüne) ha sottolineato che gli stessi turisti hanno maggiore consapevolezza ambientale. Molti non fanno la patente, per questo alternative di trasporto pubblico sono importanti.
Andreas Leitgeb (NEOS) ha definito “molto ambizioso” l’obiettivo del 40%, sottolineando tuttavia che la promozione di un sistema di raggiungibilità sostenibile è indispensabile, fino all’ultimo miglio. Questo va promosso con strategie e incentivi.
Secondo Alex Marini (Movimento 5 Stelle) la pianificazione del servizio pubblico non può prescindere da trasparenza e coinvolgimento della popolazione. i vogliono infrastrutture, interventi tariffarie e politiche gestionali per rimuovere gli ostacoli. Nel 2016 un disegno di legge di iniziativa popolare sulla mobilità sostenibile, con l’ascolto dei soggetti interessati, si era rivelato efficace, così come positive sono anche le giurie dei cittadini.
Non si può sempre dare la colpa ai “camion cattivi”, anche il traffico turistico è un peso per la popolazione, ha detto Markus Sint (Grüne), sottolineando che se ci saranno sempre più letti e sempre più piste gli arrivi aumenteranno: la proposta è giusta ma probabilmente non verrà attuata.
Paul Köllensperger (TK) ha evidenziato l’importanza della competitività turistica, che dev’essere adeguata agli sviluppi della società e lungimiranti. Soggiorni sempre più brevi comportanto più traffico, e la raggiungibilità è fondamentale; gli ingorghi influiscono sulla qualità della vita dei residenti ma anche ai turisti stessi. Bisogna cogliere questa sfida, e promuovere un arrivo senza auto fino a destinazione. Bisogna anche prevedere sconti per  turisti che si fermano più a lungo.
Foppa ha replicato che una vacanza senz’auto può dare anche una certa libertà, ma i servizi devono funzionare. La mozione è stata approvata all’unanimità.

Con la MOZIONE 8  Malghe senza lupi nell'Euregio (emendata), presentata da Andreas Leiter Reber (Die Freiehitlichen), che l’aveva firmata insieme a Ulli Mair (Die Freiheitlichen), Franz Locher Manfred Vallazza Helmuth Renzler Daniel Alfreider Helmut Tauber Gerhard Lanz Jasmin Ladurner Josef Noggler Thomas Widmann Philipp Achammer Arno Kompatscher Waltraud Deeg Maria Hochgruber Kuenzer Magdalena Amhof Arnold Schuler (SVP) Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel Cuore - Fratelli d’Italia), Myriam Atz Tammerle, Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit),  Carlo Vettori, Rita Mattei, Massimo Bessone (Lega Alto Adige - Südtirol) Josef Unterholzner Peter Faistnauer (Team Köllensperger), Maurizio Fugatti (Lega Salvini Trentino) e Mario Tonina (Progetto Trentino), si chiedeva  alle tre assemblee legislative, riunite in seduta congiunta, di classificare le malghe dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino come aree sensibili, a tutela dell'alpicoltura e dell'allevamento;prendere tutte le misure necessarie ai relativi livelli nazionali, nonché congiuntamente a livello europeo, per poter prelevare i lupi nelle aree sensibili tramite la loro cattura e uccisione, al fine di avere malghe senza la presenza di lupi; operare ai relativi livelli nazionali, nonché congiuntamente a livello europeo, al fine di valutare le popolazioni contigue di lupi e vedere come garantirne l'esistenza in base al loro territorio di diffusione naturale e transfrontaliero;realizzare un'intensa collaborazione fra il Land Tirolo e le Province autonome di Bolzano e di Trento al fine di monitorare le popolazioni di lupi ed elaborare piani per la loro gestione; esigere dai relativi livelli nazionali e da quello europeo di trasferire ai tre territori dell'Euregio tutte le competenze relative alle malghe senza presenza di lupi.”
Franz Locher (SVP) ha ricordato che la Corte costituzionale aveva detto che nell’ambito dell’Autonomia si potevano adottare decisioni autonome in quest’ambito. Ha ricordato che negli ultimi anni un centinaio di lupi hanno ammazzato molte pecore; immagini scioccanti hanno turbato l’agricoltura. Una decisione congiunta darebbe più forza in Europa.
Hermann Kuenz (VP) ha evidenziato che quello del lupo è un problema transfrontaliero. L’agricoltura di montagna è in pericolo, e il pupo è parte di esso. è importante poter introdurre delle zone sensibili, e la proposta unisce quanto è fattibile politicamente e giuridicamente.
Da oltre 150 anni non ci sono stati attacchi dei lupi a persone, e una gestione sostenibile e condivisa è possibile, ha detto Lucia Coppola (Futura 2018), aggiungendo che gli sforzi degli agricoltori di montagna devono essere adeguatamente sostenuti negli interventi di migliorie, anche con incentivi e indennizzi, ma nel rispetto dell’ecosistema alpino e della salvaguardia della biodiversità.
Per augurare fortuna si dice “In bocca al lupo!”, e nella regione ci sono numerosi locali dal nome “Wolfsgrube”, che ne ricorda la presenza, ha detto Hanspeter Staffler (Gruppo Verde), ricordando che la questione è affrontata dalla Direttiva Habitat. La presenza del lupo va comunicata nella maniera giusta e gestita con un management moderno orientato alla tutela delle greggi e con il prelievo come ultima ratio, gestito da un apposito centro di competenza Euregio.
Georg Dornauer (SPÖ) ha sostenuto che il prelievo è l’ultima ratio ma non ci saranno alternative.
Secondo Gianluca Cavada (Lega Salvini Trentino)  il rischio dell’abbandono delle malghe è concreto, con inevitabili gravi danni al patrimonio dell’agricoltura, della gestione del territorio e del turismo. Il consigliere ha ricordato che per timori di attacchi la “desmontegada” è avvenuta quest’anno due settimane prima, con conseguenti spese di foraggio per gli allevaori.
Peter Faistnauer (Team Köllensperger) ha ricordato vari casi di bestiame sbranato dai lupi, e sottolineato che un monitoraggio è possibile e assolutamente da fare, mentre per la tutela delle greggi potrebbero entrare in gioco i volontari operanti presso le malghe; c vogliono poi misure deterrenti. Il conflitto c’è e va risolto. 
Gebi Mair (Grüne) ha sottolineato che il vero compito della politica è trovare un compromesso tra interessi concorrenti: ognuno deve fare un passo verso l’altro, e i Verdi hanno fatto un passo notevole dicendosi a favore delle zone sensibili, ma sempre ai sensi della direttiva europea, quindi introducendo prima misure deterrenti e di tutela delle greggi, e solo dopo un eventuale prelievo, perché i lupi fanno parte della biodiversità.
L’ass. Giulia Zanotelli (Lega Salvini Trentino) facendo riferimento alle intenzioni di conservare tradizione, cultura, identità, strettamente legate alla cura del paesaggio resa possibile dal lavoro degli agricoltori, ha sottolineato che la via è solo quella di preservare le attività agricole di montagna, dal lupo ma anche dall’orso. Ha poi riferito delle sollecitazioni al governo italiano a dare la delega in quest’ambito, ed evidenziato l’importanza di un’azione congiunta.
Myriam Atz TAmmerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha fatto riferimento a casi concreti di incontri tra uomo e lupo, e al fatto che ora in certe zone non si possono lasciare da soli i bambini a giocare all’Aperto, nonché agli sbranamenti di pecore morte dopo lunga agonia. La consigliera ha fatto riferimento a un emendamento sostitutivo che alleggeriva di molto le intenzioni della mozione, già dal titolo trasformato in “Cooperazione nell’Euregio per la gestione dei lupi nelle aree di pascolo alpino”, sottoscritto da Leiter Reber, Kuenz (VP), Kaltschmid (Grüne), Gamper (FPO), Dornauer (FRITZ), Leitgeb (NEOS), Gerd Lanz (SVP), Faistnauer (TM), Urzì (L’Alto Adige nel cuore - Fratelli d’Italia) , Carlo Vettori (Lega NOrd Alto Adige Südtirol) e lei stessa, sottolineando che era una possibilità, ma si augurava che si restasse alla mozione originale.
Riferendosi all’emendamento, Leiter Reber ha detto che non si era mai parlato di una modifica del titolo, e che si trattava di un compromesso accettato da tutti e tre i territori al fine di (VERSIONE EMENDATA) introdurre anche un riferimento di conformità alla normativa europea per la classificazione delle malghe dell’Euregio come aree sensibili, a tutela di alpicoltura e allevamento,  “Operare ai relativi livelli nazionali e a livello europeo congiuntamente al fine di valutare le popolazioni contigue di lupi e vedere come garantirne l’esistenza in base al loro territorio nazionale”, “realizzare un’intensa collaborazione tra il Land Tirolo e le Province al fine di monitorare le popolazioni di lupi ed elaborare piani per la loro gestione”, “realizzare un’intensa collaborazione tra il Land Tirolo e le Province di Bolzano e Trento ai fini dell’adozione di idonee misure preventive (monitoraggio, tutela greggi) nonché di campagne di informazione dell’opinione pubblica. Si è giunti poi a un ulteriore emendamento, con un titolo che faceva riferimento alla “Collaborazione nell’Euregio in relazione al conflitto tra lupo - alpeggi”. Così modificata, la mozione è stata approvata a maggioranza (2 voti contrari)

Anton MAttle (VP) ha quindi presentato insieme a Mair Gebi (GRÜNE), Dornauer Georg (SPÖ), Abwerzger Markus (FPÖ), Haselwanter-Schneider Andrea (FRITZ) e Leitgeb Andreas (NEOS) la MOZIONE 17 Gruppo di cooperazione dell'Euregio per i radar meteorologici, con cui si chiedeva che Il Land Tirolo e le Province autonome di Bolzano e di Trento fossero chiamate, in collaborazione con altre regioni vicine, a valutare la possibilità di creare un gruppo di cooperazione per i radar meteorologici esistenti nonché di ampliare tali stazioni laddove necessario.
La proposta è stata sostenuta da Andreas Leitgeb (NEOS).
Mario Tonina (Progetto Trentino) ha sostenuto che si trattava di una proposta importante per tutti i territori, al fine di avere tempestive informazioni sugli andamenti meteorologici, per migliorare il sistema di allerta e avvisare per tempo la popolazione in zone di rischio.
MAttle ha ringraziato per il sostegno, chiedendo di garantire anche il sostegno finanziario, e la mozione è stata approvata all’unanimità.

Infine, Hermann Kuenz (VP) ha presentato la MOZIONE 18, “Garantire e rafforzare l’agricoltura di montagna nel quadto della nuova politica agricola comunitaria”, cofirmata da Kaltschmid (GRÜNE), Dormauer (SPÖ), Sint (FRITZ), Leitgeb (NEOS), con la quale si chiedeva che gli esecutivi intervenissero presso i rispettivi Governi e la UE affinché nelle prossime trattative sulla politica agricola comune dell'Unione europea (PAC) si perseguano con determinazione i seguenti obiettivi e misure di sostegno per l'agricoltura di montagna: prosecuzione del sistema a due pilastri e dotazione di entrambi almeno al livello dell'attuale periodo di programmazione; continuazione dell'indennità compensativa per le zone di montagna o svantaggiate, almeno al livello attuale e tenendo maggiormente conto dell'allevamento; solida e consistente promozione degli investimenti per garantire il futuro delle aziende contadine familiari, soprattutto riguardo alla lavorazione, commercializzazione e diversificazione comuni; importanti programmi per l'ambiente agricolo, al fine di garantire un'agricoltura ecosostenibile e soprattutto condotta secondo i principi biologici; potenziamento delle misure di sostegno per mantenere attive le malghe, e contestualmente semplificazione del sistema delle agevolazioni; introduzione di un più semplice modello per il rilevamento delle superfici (tecnologia satellitare, con minor rischio di errori); adeguato taglio dei contributi alle grandi aziende; in cambio, introduzione di pagamenti compensativi integrativi (top-up) per i primi 20 ettari e strutturazione regressiva dei contributi in base alla superficie; aiuti per aumentare la qualità dei prodotti alimentari e promozione mirata di misure per l'ambiente, la biodiversità e la protezione della fauna e del clima.”
Maria Hochgruber Kuenzer (SVP), ringraziando Kuenz per l’iniziativa, ha sottolineato che l’agricoltura è una colonna portante per tutti e tre i territori, e che le famiglie contadine vanno sostenute affinché siano in grado di avere un reddito dal loro lavoro. Diversamente, bisognerà andare molto lontano per recuperare prodotti alimentari.
Franz Locher (SVP) ha sottolineato che si tratta contemporaneamente di agricoltura ed economia, e che senza la gestione agricola anche il paesaggio non si conserva. Ai contadini si deve rispetto per il loro lavoro.
Peter Faistnauer (Team Köllensperger) ha definito la proposta come una delle più importanti, a fronte dell’importanza dell’agricoltura di montagna per tutte e tre le province. Oltre che di agricoltura ed economia, si tratta anche di tutela da catastrofi ambientali e alluvioni. Questo settore non deve essere presentato come mero percettore di aiuti, ma come importante per lo sviluppo dei territori.
Kuenz ha ringraziato per il riconoscimento ottenuto, e la mozione è stata approvata all’unanimità.

Si trattava dell’ultimo punto all’ordine del giorno. Il presidente Josef Noggler ha sottolineato che si affidava al presidente del GECT una mole di lavoro notevole, e ha quindi ringraziato il segretario generale del Consiglio provinciale Florian Zelger, i direttori d’ufficio e tutti i collaboratori per lo svolgimento ottimale della Seduta congiunta, non ultima la direttrice dell’Ufficio Cerimoniale, comunicazione e relazioni pubbliche Helen Seehauser per l’organizzazione.  Un ringraziamento è andato infine ai colleghi presidenti Sonja Ledl- Rossmann e Walter Kaswalder: “Sono certo che questa Seduta congiunta ha un futuro, e potrà contruire in maniera determinante all’avvicinamento dei territori”, ha concluso il pres. Noggler.

 

MC

Seduta congiunta a Merano

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