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Lavori Consiglio: Sì al Codice del commercio

Approvato con 19 sì e 12 astensioni il disegno di legge della Giunta che disciplina il settore del commercio. La prima sessione di lavori di novembre è terminata.

È ripresa questa mattina in Consiglio provinciale la discussione articolata del disegno di legge provinciale n. 32/19: Codice del commercio, (presentato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Achammer), interrotta ieri sull’articolo 17, che riguarda la sostenibilità territoriale e sociale. Paul Köllensperger (Team K. ha proposto che l’onere aggiuntivo in esso previsto per le grandi strutture di vendita con merci ingombranti andasse esplicitamente al Comune, ma l’ass. Achammer lo ha ritenuto ridondante, perché i costi di urbanizzazione sono già una tassa comunale. Un emendamento di Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle) proponeva che esso fosse vincolato alla mitigazione dell’impatto ambientale, ma l’assessore ha ritenuto più opportuna una destinazione al commercio di vicinato. I due emendamenti sono stati respinti, e l’articolo approvato con 22 sì e 3 astensioni.

L’articolo 18 riguarda la vendita della stampa quotidiana e periodica. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto se sarà ancora possibile a piccoli negozi di alimentari vendere la stampa solo in estate, e l’ass. Philipp Achammer ha risposto di sì, segnalando che sono possibili anche accordi tra punti vendita. L’articolo è stato approvato a maggioranza, così come gli articoli da 19 a 22, approvati senza discussione.

L’articolo 23 riguarda l’esercizio dell’attività. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto informazioni del divieto di vendita di armi, esplosivi e oggetti preziosi, e l’assessore Philipp Achammer ha segnalato che la definizione di “oggetti preziosi” parte da un certo valore ed è in relazione con il concetto di sicurezza pubblica. L’articolo è stato approvato con 16 sì e 11 astensioni.

Gli articoli da 24 a 27 sono stati approvati senza discussione.

L’articolo 28 riguarda la vendita di prodotti alimentari su aree pubbliche. Sven Knoll (STF) ha fatto riferimento ai piccoli mercatini delle associazioni e la disposizione sul servizio assistito, e l’ass. Philipp Achammer ha risposto che la disposizione non riguarda le associazioni, ma coloro che hanno già una concessione di vendita e che devono rispettare disposizioni diverse rispetto a un’associazione. Votato per parti separate su richiesta di Knoll, l’articolo è stato approvato a maggioranza.

L’articolo 29 riguarda i posteggi riservati in mercati e fiere. È stato approvato a maggioranza con due emendamenti dell’assessore Achammer: il primo disponeva che la riserva di posteggi in essa prevista riguardasse i mercati e le fiere, il secondo eliminava la lettera a) del comma 2, in quanto anche la riserva di posteggi a favore degli artigiani diventava da facoltativa a obbligatoria.

Approvati senza discussione gli articoli da 30 a 34.

L’articolo 35 riguarda gli apparecchi automatici. Un emendamento di Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle) proponeva che fosse vietata la vendita e la somministrazione tramite essi di bevande in contenitori in plastica, ma l’ass. Philipp Achammer, pur condividendone la finalità, ha ritenuto che non fosse ancora possibile introdurre un divieto. Respinto l’emendamento, l’articolo è stato approvato con 17 sì e 12 astensioni.

L’articolo 36 riguarda la vendita per corrispondenza, tramite televisione o altri sistemi di comunicazione. Sandro Repetto (Partito Democratico - Liste civiche) ha chiesto spiegazione del comma 4 che vietava le vendite all’asta in televisione. Sven Knoll (STF) ha ritenuto che la formulazione fosse molto vaga e non distinguesse tra vendite di privati - per esempio quelle su eBay - e no. L’ass. Achammer ha fatto riferimento al criterio dell’indicazione o meno di un prezzo fisso, nonché al corrispondente decreto legislativo statale. L’articolo, votato per punti separati su richiesta di Knoll, è stato approvato a maggioranza.

Gli articoli da 37 a 39 sono stati approvati sewnza discussione.

In merito all’articolo 40 sul Commercio elettronico, Paul Köllensperger (Team K) ha esposto dubbi sull’obbligatorietà della SCIA in questo caso, dato che esso non si svolge su un determinato territorio: qui ci sarebbe un eccesso di regolamentazione. Bisognerebbe piuttosto fare riferimento alla sede legale. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha esposto gli stessi dubbi e chiesto se ci si riferisce solo a imprese o aziende o anche a persone private. L’ass. Philipp Achammer ha spiegato che il prerequisito è la corrispondenza agli articoli 8 e 9, e che pur non essendoci una limitazione territoriale dell’attività, essa è registrata territorialmente. L’articolo è stato approvato con 16 sì, 3 no e 10 astensioni.

Approvato poi (27 sì, 3 ast.) il cambio di titolo del CAPO VII - SEZIONE I, proposto dall’ass. Achammer, da Pubblicità dei prezzi a Esposizione dei prezzi.

L’articolo 41 riguarda la Pubblicità dei prezzi. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto come si trattano i prodotti che non vengono etichettati, quali per esempio i vecchi libri venduti in un negozio di antiquariato: non tutti i prodotti sono etichettabili. L’ass. Philipp Achammer ha segnalato che si prevede l’apposizione di un cartellino leggibile anche vicino al prodotto. L’articolo è stato approvato con 17 sì, 2 no e 11 astensioni.

Approvati senza discussione gli articoli 42 e 43.

L’articolo 44 riguarda la Pubblicità dei prezzi, Paul Köllensperger (Team K) lo ha ritenuto molto simile all’articolo 41: l’ass. Philipp Achammer ha ammesso che è così per i titoli, però il contenuto è diverso. L’articolo è stato approvato con 19 sì e 12 astensioni.

Approvato senza discussione l’articolo 45.

L’articolo 46 riguarda la vendita di fine stagione. Paul Köllensperger (Team K) ha sottolineato che ormai queste sono possibili tutto l’anno, e si è chiesto se davvero non c’è alcuna possibilità di limitare questa attività, che permette ai centri commerciali di esercitare una grande pressione sui negozi più piccoli. Gerhard Lanz (SVP) ha evidenziato che questo avviene anche all’estero, e che trovare una regolamentazione è molto difficile. l’ass. Philipp Achammer ha risposto che anche i rappresentanti di categoria avrebbero voluto una limitazione, ma la Provincia non ha nessuno spazio d’azione davanti alla legislazione molto liberale dell’Italia, mentre altri Stati europei sono più rigidi. L’articolo è stato approvato con 18 sì, 6 no e 7 astensioni.

Via libera senza discussione agli articoli 47 e 48.

L’articolo 49 riguarda gli impianti stradali di distribuzione carburanti. Hanspeter Staffler (Gruppo Verde) ha chiesto di introdurre un riferimento alle misure di prevenzione degli incendi. L’ass. Philipp Achammer ha ritenuto ridondante citare anche autorizzazioni già previste, come appunto quella relativa all’antincendio, che è un prerequisito, e l’emendamento è stato respinto. L’articolo è invece stato approvato con 18 sì e 13 astensioni.

Approvato l’articolo 50 con una correzione linguistica, è stato valutato l’articolo 51 sui distributori di carburante a uso privato. Anche qui Hanspeter Staffler (Gruppo Verde) ha proposto un riferimento alle misure di prevenzione degli incendi, mentre Gerhard Lanz (SVP) ha chiesto di prevedere che le precisazioni dettagliate sull’autorizzazione fossero concordate con le associazioni rappresentative. L’ass. Achammer ha respinto la prima proposta e accolto la seconda, e l’aula ha votato di conseguenza. L’articolo è stato approvato con 17 sì e 10 astensioni.

Approvati senza discussione gli articoli da 52 a 54.

L’articolo 55 riguarda gli orari di apertura e chiusura: Paul Köllensperger (Team K) ha sottolineato che l’articolo riguardava un tema molto dibattuto, e che in Tirolo in negozi sono chiusi di domenica: ha chiesto quindi di lasciare dei margini di manovra introducendo un riferimento a linee guida della Giunta e alla funzione di coordinamento dei Comuni. Con lo stesso obiettivo, Hanspeter Staffler (Gruppo verde) ha proposto con emendamenti di introdurre la possibilità di un accordo tra organizzazioni imprenditoriali del commercio e organizzazioni sindacali, coordinato dall’assessore competente, che i permetterebbe un’adesione alle chiusure su base volontaria, e che chi gestisce un negozio possa decidere gli orari di apertura e chiusura. L’ass. Philipp Achammer ha proposto un periodo minimo di apertura per i distributori, al fine di garantire un servizio adeguato. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha sostenuto la proposta di Staffler e in parte quella di Köllensperger. L’ass. Achammer ha ribadito che la Provincia purtroppo non ha competenza in merito a quanto proposto dai colleghi, anche se si aspira ad averla. Anche eventuali linee guida potrebbero essere impugnate, così come un accordo come quello proposto non avrebbe valenza giuridica senza competenza. La Provincia cercherà di portare avanti una norma d’attuazione. Respinti gli emendamenti consiliari, approvato quello assessorile, Knoll si è rammaricato che non fosse stato inserito almeno un segnale di quanto di vorrebbe fare, eliminando dal testo i riferimenti alla possibilità degli esercenti di determinare autonomamente gli orari di apertura, ma l’ass. Achammer ha ricordato che all’articolo 2, punto g) c’è già un riferimento al riposo domenicale e festivo. L’articolo, votato per parti separate, è stato approvato a maggioranza senza stralci.

Gli articoli da 56 a 62 sono stati approvati senza discussione.

L’articolo 63 riguarda le sanzioni relative alle attività di distribuzione carburanti: Hanspeter Staffler (Gruppo Verde) ha chiesto di introdurre un riferimento alle norme penali prima dell’elenco delle sanzioni, l’ass. Achammer ha ritenuto non necessario dire che ci sono anche altre sanzioni oltre a quelle amministrative. L’emendamento è stato respinto, e l’articolo approvato con 17 sì, 1 no e 10 astensioni.

L’articolo 64 riguarda le zone per l’apertura di nuovi punti vendita di stampa quotidiana e periodica. Sandro Repetto (Partito democratico - Liste civiche), riportando anche le osservazioni del Consorzio dei Comuni, ha sostenuto che l’articolo non era più realistico né corrispondente alla situazione attuale. L’ass. Philipp Achammer ha spiegato che l’articolo era stato mantenuto come possibilità.

Approvati senza discussione gli articoli da 65 a 68.

L’articolo 69 riguarda disposizioni particolari per il mercato a carattere storico-turistico di piazza Erbe a Bolzano. Josef Unterholzner (Team K) ha proposto di modificare il titolo in “Disposizioni particolari per i mercati a carattere storico-turistico”, e di citare nell’articolo il mercato di piazza Erbe solo quale esempio. Il consigliere ha spiegato che ci sono alcuni mercati di questo tipo, per esempio a Merano, non solo quello di piazza Erbe a Bolzano. Sandro Repetto (Partito democratico - Liste civiche) ha invece ritenuto fondamentale che la Provincia riconoscesse questo mercato, ricordando gli sforzi dell’ex ass. Rizzolli per dare ad esso una connotazione speciale. Questo solo articolo lo spingeva a votare a favore della legge. L’ass. Philipp Achammer ha ribattuto che c’è già una regolamentazione speciale per il mercato di piazza Erbe, e che per altri mercati i Comuni hanno la possibilità di intervenire con proprio regolamento. Respinti gli emendamenti, Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha apprezzato che la legge contenesse un articolo dedicato specificatamente a piazza Erbe, ritenendo però opportuno riflettere sul futuro di quel mercato: esso dovrebbe vedere prodotti locali e di agricoltori locali, mentre si è sviluppato in mercato normale. Paul Köllensperger (Team K) ha ritenuto che con l’emendamento anche altri mercati potrebbero beneficiare della disposizione, ritenendola comunque positiva per il mercato bolzanino. L’ass. Achammer ha fatto riferimento alle disposizioni dell’articolo 30 che permettono di tutelare anche altri comuni, e ha segnalato che spesso si rinfaccia alla Giunta di regolamentare in modo eccessivo. L’articolo è stato approvato con 27 sì e 3 astensioni.

Approvati infine senza discussione gli articoli da 70 a 76.

Nell’ambito delle dichiarazioni di voto, Paul Köllensperger (Team K) ha sottolineato che la finalità politica della legge è rafforzare il commercio di vicinato, e che i punti sui quali non si concorda non sono modificabili per via della normativa statale. Un testo unico è una buona prassi, un esempio anche per altre leggi in futuro. In parte si regolamenta troppo, e in parte la norma è antiquata perché non riconosce la realtà del commercio online. Il suo gruppo si sarebbe astenuto.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha segnalato che in certi casi la regolamentazione ci vuole, come per introdurre le specifiche da lui proposte per piazza Erbe, in altre essa è eccessiva, per esempio relativamente alla sede del commercio online. In quanto alla liberalizzazione degli orari d’apertura, la Provincia avrebbe dovuto imporre la sua posizione già ai tempi della legge Monti, perché qui la realtà commerciale è diversa rispetto alle altre regioni d’Italia.  La Giunta deve fare il possibile per ottenere la competenza sugli orari d’apertura.
Secondo Hanspeter Staffler (Gruppo Verde) si è riusciti a redigere un testo organico. La questione degli orari d’apertura è nota: i Verdi hanno cercato di proporre una piccola alternativa. Lo spazio di manovra della legge è molto limitato in diversi settori, si è però cercato di sfruttare ogni possibilità. I Verdi non condividono tutto, quindi si asterranno. 
Helmut Tauber (SVP) si è augurato un’Europa forte nella regolamentazione del commercio online, che causa anche grande traffico: “Il mercato spesso è più veloce della politica”.
L’ass. Philipp Achammer ha ringraziato per il dibattito costruttivo, che influenzerà anche la stesura dei regolamenti d’esecuzione. È stato criticato un eccesso di regolamentazione, ma la Giunta si è mossa tra obbligo di liberalizzazione e sicurezza del diritto, anche a garanzia dei consumatori, e dove possibile si è cercato di garantire l’autonomia. Il commercio virtuale avrebbe bisogno di maggiori regole, anche a garanzia del commerciante stesso, ma mancano le competenze. La struttura commerciale locale, da molti riconosciuta, non va solo conservata, ma anche tutelata nel quotidiano, con acquisti in loco.
Posto in votazione, il dlp 32/19: Codice del commercio è stato approvato con 19 sì e 12 astensioni.

La prima sessione di lavori di novembre è terminata. Il Consiglio provinciale torna a riunirsi il 26 novembre prossimo.

MC

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