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Osservatorio disabilità: criteri per l’abitare indipendente

La direttrice della Ripartizione sociale ha presentato ai componenti dell’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità la prima bozza dei criteri dei servizi e delle prestazioni abitative loro dedicati. Incontro con l’Associazione genitori di persone in situazione di handicap.

(da dx) Morandini con Trentini e Gebert Mantinger. (Foto: Consiglio/Werth)

I criteri che disciplinano le misure previste dalla legge provinciale sulla “Partecipazione ed inclusione delle persone con disabilità” per garantire una vita autonoma sono stati il tema centrale della prima seduta interna del 2020 dell’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità, riunito nella sede del Consiglio provinciale sotto la presidenza della consigliera di parità Michela Morandini. Prima ospite dell’incontro, la direttrice della Ripartizione sociale Michela Trentini, che insieme alla direttrice reggente dell’Ufficio persone con disabilità Ute Gebert Mantinger ha presentato ai componenti dell’organo la prima bozza dei Criteri dei servizi e delle prestazioni abitative per persone con disabilità e misure per la promozione della vita autonoma.

Scopo dell’incontro era quello di confrontare il testo con le raccomandazioni sulla “Vita indipendente in Alto Adige” elaborate dai predecessori degli attuali componenti dell’Osservatorio Max Silbernagl, Leonidas Sarti, Dorothea Passler Mair, Antonio Endrizzi, Marion Hartmann (autorappresentanti in quanto portatori di disabilità) e Sascha Plangger (esperto in tema d’inclusione), in modo da poter proporre, dove necessario, eventuali integrazioni. Come spiega Trentini, “la bozza di natura tecnica è frutto di un anno di lavoro a confronto con tutti gli interlocutori del terzo settore: lo scopo è di garantire la piena applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, in particolare assicurando l’accompagnamento a soluzioni di abitare autonomo, ben lontane dalla tradizionale istituzionalizzazione in strutture sociali”. I componenti dell’Osservatorio, condividendo questo orientamento, hanno suggerito di introdurre nel documento anche riferimenti al peer counseling, cioè la consulenza da parte di persone con esperienze di vita simili, e la promozione di possibilità abitative a livello comunale. 

È seguito un incontro con Angelika Stampfl, presidente dell’Associazione genitori di persone in situazione di handicap, che ne ha illustrato i compiti e le attività: si è trattato di un’occasione preziosa per uno scambio di esperienze e punti di vista e per concordare forme future di collaborazione con l’associazione che, ha spiegato Stampfl, “nata nel 1979 per sostenere l’applicazione della legge sull’inclusione scolastica, si occupa ora, con rappresentanze in ogni comprensorio, di inclusione delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita”.

“È importante”, ha commentato a fine giornata la presidente dell’Osservatorio Michela Morandini, “che l’Osservatorio venga coinvolto nella definizione di disposizioni applicative della legge sull’inclusione, nonché che si rafforzi la collaborazione con le associazioni territoriali attive nel settore”.

MC

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