News

Relazione 2019 della Consigliera di parità: +73% di consulenze

Michela Morandini ripercorre l’intensa attività svolta nel 2019: “Mobbing e conciliazione famiglia-lavoro rimangono i problemi principali”.

La Relazione d'attività 2019 della Consigliera di parità.

Il 2019 è stato, per l’istituto della Consigliera di parità quale indirizzo di riferimento in caso di discriminazioni sul posto di lavoro sulla base del sesso, un anno di attività molto intenso: rispetto ai 12 mesi precedenti, le consulenze sono aumentate del 73%, mentre se si confrontano con l’anno dell’insediamento presso il Consiglio provinciale, il 2014, sono cresciute di più del 400%. “È la prova non solo che la nostra istituzione è più conosciuta, ma anche che le reti funzionano”, commenta la Consigliera di parità Michela Morandini, che ricorda come dal 2017, presso il suo ufficio, sia insediato anche l'Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità.

In base alla Relazione d'attività, disponibile sulla pagina web della Consigliera di parità (www.consiglieradiparita-bz.org/pubblicazioni-.asp) e in allegato, nell’intero anno 2019 Morandini è stata contattata più di 2.500 volte. 560 sono i casi elaborati, 529 dei quali sono sfociati in concreti processi di consulenza: nell’anno precedente (2018), erano stati 305. Nel 25% dei casi si è trattato di colloqui informativi, nel 43% di consulenze per un periodo più lungo e nel 31% di mediazioni. A proposito di mediazioni tra lavoratrici o lavoratori e datori o datrici di lavoro, il loro numero cresce di anno in anno: in percentuale, nel 2018 esse rappresentavano il 26% degli interventi.

Se si considera l’appartenenza al gruppo linguistico, l’utenza nel 2019 era nel 56% dei casi di madrelingua tedesca, nel 37% di madrelingua italiana, nel 5% di madrelingua ladina e per il restante 2% di altro gruppo linguistico. In quanto agli ambiti di attività, il 44% di lavoratori e lavoratrici che si sono rivolti alla Consigliera operava nel servizio pubblico, il 22% nel commercio, il 17% nel settore alberghiero, l’11% nell’industria e il 4% nell’artigianato: rispetto all’anno precedente, si è registrato un aumento della quota di dipendenti pubblici.

I motivi principali per cui le persone si rivolgono alla Consigliera di parità non sono cambiati negli anni: il mobbing rimane il tema principale, riguardando il 30% dei casi, seguito dalla conciliabilità famiglia/lavoro (22%) e con il tema collegato delle dimissioni o il licenziamento di mamme entro il primo anno di vita del bambino (18%). Ulteriori problemi riferiti dalle persone approdate da Morandini sono molestie o atteggiamenti persecutori sul posto di lavoro, interruzione di rapporti di lavoro, demansionamenti, questioni retributive o legate alla progressione di carriera, trasferimenti e mancato accesso alla formazione professionale.

“I temi che mi rivengono sottoposti rispecchiano la realtà nel mondo del lavoro”, sostiene la Consigliera di parità. Per quanto riguarda le difficoltà nella conciliabilità famiglia/lavoro, esse sono state riportate in prevalenza da donne: “Finché le donne saranno le principali responsabili del lavoro di cura pagheranno sempre un caro prezzo: la maternità sembra essere ancora e sempre il più grande fattore di discriminazione, venendo spesso associata con l’inadempienza”, riferisce Morandini. Lo dimostra l’alto numero di dimissioni nel primo anno di vita del bambino: nel 2019 si è trattato di 847 casi, contro i 619 del 2012, e la motivazione addotta è nella maggior parte dei casi l’impossibilità di conciliare famiglia e lavoro.

Dal gennaio 2017, presso l’ufficio della Consigliera di parità è insediato l'Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità, che ha il compito di vigilare sull'osservanza di questi diritti, sanciti dalla relativa Convenzione ONU. L’Osservatorio è composto da 5 autorappresentanti, un esperto o un’esperta in materia di pari opportunità e antidiscriminazione e un esperto o un'esperta nella ricerca scientifica in materia di disabilità e inclusione, coadiuvati da altri 6 esperti/e e autorappresentanti. Nel 2019, il lavoro di quest’organo si è concentrato sui temi lavoro e inclusione nonché mobilità e accessibilità per persone con disabilità in Alto Adige: a questo scopo, sono sati promossi incontri con i responsabili e le responsabili delle decisioni politiche, ai quali sono state sottoposte le varie proposte in merito. Inoltre, insieme con altre associazioni attive nella tutela delle persone con disabilità, l’Osservatorio ha organizzato l’iniziativa "Tu + Io insieme – 10 anni convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”.

“L’Osservatorio collabora sul territorio con molte organizzazioni, sempre al fine di garantire il rispetto dei diritti delle persone con disabilità. Anche se negli ultimi anni è stato fatto molto, la sfida principale resta garantire un’inclusione completa: questo resterà anche in futuro l’impegno dell’Osservatorio”, commenta Michela Morandini, che ne è presidente.

 

 

MC

Logo - Südtiroler Landtag