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Lavori Consiglio: Interrogazioni su temi d’attualità - 2 - CON VIDEO

Presentate da consigliere e consiglieri alla Giunta provinciale, riguardavano l’utilizzo dei mezzi pubblici, vaccinazioni ordinarie, premi per assistenza a pazienti covid-19, violenza in ospedale, correzione di una pagella, cooperative ortofrutticole, vaccinazione FSME, nuovo piano provinciale sociale, caso di contagio da coronavirus, galleria Foresta-Rablà, nightliner in alta Val d’Isarco.

Nelle settimane trascorse dalla #ripartenza, l’Alto Adige si è nuovamente messo in moto, ed era prevedibile che ciò si ripercuotesse anche sul trasporto pubblico locale: lo ha sostenuto Brigitte Foppa (Gruppo Verde, aggiungendo che se da un lato era auspicabile che i pendolari tornassero a utilizzare i mezzi pubblici, dall’altro molti di loro devono ora constatare che i treni e gli autobus non hanno capienze sufficienti, e questo ha provocato malumore nelle stazioni e alle fermate degli autobus. Pare che alcuni siano addirittura stati costretti a scendere dai mezzi pubblici, e che biciclette bloccassero l’accesso ai pochi posti da sedere disponibili: tutto ciò testimonierebbe una pianificazione poco sensata. La consigliera ha quindi chiesto se a partire dalla #ripartenza, è stato aumentato il numero di treni e di autobus?, e se no, quando si procederà,  la Giunta ricevuto delle lamentele, se i passeggeri che si vedono costretti a viaggiare con un altro mezzo pubblico che quello da loro scelto e pagato in anticipo possono richiedere un rimborso del titolo di viaggio, fino a quando saranno in vigore le misure di distanziamento e l’obbligo di portare la mascherina sui mezzi pubblici. L’ass. Daniel Alfreider ha chiarito che L’obiettivo della Giunta è permettere di godersi l’Alto Adige in treni stracolmi, ma la situazione ha richiesto interventi straordinari. Il servizio si trasporto pubblico locale è eccellente e lo si vuole mantenere, non certo tornare alle automobili. nella fase 1 è stato mantenuto tutto il servizio, successivamente è stato necessario introdurre le limitazioni previste dalle norme statali, ma la provincia è stata tra le prime a riprendere tutte le corse dal 4 maggio, e dal 18 maggio anche q     uelle dei treni, a capienza 50%. Già in aprile erano stati adeguati tutti gli orari, attualmente uguali a quelli della fase pre-Covid, con alcune limitazioni. Il tutto è sempre stato osservato insieme ai responsabili dell’Azienda sanitaria Alcune regioni, come Emilia Romagna e Trento hanno reintrodotto una capienza totale; in Alto Adige ora l’unica limitazione è indossare la mascherina. Le regole vengono continuamente aggiornate in base alla situazione sanitaria, e il tutto è costantemente monitorato anche in vista della ripresa della scuola. Ci sono alcuni problemi con i treni interregionali, anche per via delle diverse interpretazioni delle normative trenitalia, ma ora è stata trovata un’armonizzazione tra Trentino, Alto Adige, emilia Romagna e Veneto.

L’attuale situazione di emergenza rischia di portare con sé conseguenze serie anche per altre malattie infettive, ciò a causa del calo delle coperture vaccinali che si è reso evidente nelle ultime settimane, per via delle difficoltà organizzative dei servizi territoriali di igiene: lo ha sostenuto Sandro Repetto (Partito Democratico - Liste civiche) segnalando che la mancanza di un vaccino contro il Coronavirus fa comprendere come sia importante la copertura per malattie prevenibili da vaccino (difterite, tetano, pertosse, haemophilus, polio, epatite b, pneumococco, rotavirus, meningococco B e C, morbillo, parotite, varicella, rosolia) e non ultima la vaccinazione antinfluenzale per i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, nonché che,come sottolineato dall’OMS e l’Istituto superiore di Sanită, il ritardo nell’immunizzazione contro queste malattie rischia di provocare il riemergere di patologie che si ritenevano dimenticate. Egli ha quindi chiesto se è  allo studio un piano vaccinale di recupero prima di settembre, se la Provincia è pronta a programmare un piano di vaccinazione per l’autunno, così da garantire vaccini per l’influenza e lo pneumococco e se il vaccino a queste due patologie permetterebbe una più rapida individuazione di sintomi dal Covid-19. L’ass. Thomas Widmann ha spiegato che con ll’attivitá delle vaccinazioni ordinarie puó ora ripartire, la ripresa è prevista quest’estate: a Bolzano il servizio sta traslocando nella nuova clinica che avrà 7 ambulatori e nuovo personale.
La legge provinciale 3/2020 prevede all’art. 29 premi per tutti coloro che direttamente o indirettamente si sono occupati di persone malate di Covid-19: lo ha detto Maria Elisabeth Rieder (Team K) aggiungendo che il relativo pagamento sta avvenendo ora. La situazione era particolarmente critica nelle residenze per anziani e nelle case di cura, in parte non a guida pubblica: per questo, ci si chiede se anche i lavoratori di queste strutture riceveranno questi premi. la consigliera ha quindi chiesto informazioni sullo stato attuale, sull#eventuale elaborazione di linee guida, sull’assegnazione dei premi anche ai citati dipendenti delle RSA, compresi quelli attivi nel privato,e se i premi sono previsti anche per impiegati dei servizi sociali e dei distretti sociali. L’ass. Thomas Widmann ha spiegato che i premi sono stati pagati dal fondo di produttivitá, che riguarda solo il personale del contratto collettivo. In quanto ai premi per prestazioni sociali nell’assistenza a malati Covid-19, i mezzi sono già stati messi da parte, le relative linee guida sono in elaborazione. Rieder ha concluso che quindi il premio assegnato è solo quello di produttività, inferiore rispetto agli altri anni, e che il premio speciale è andato solo ai dipendenti della stazione Covid di Bolzano. è ora di pürocedere per assegnarlo a tutti gli interessati, in base non al titolo ma all’esposizione al pericolo e comprendendo anche i dipendenti delle RSA.

Da notizie di cronaca del 30 maggio  si apprende che due medici e due infermieri sono stati colpiti con pugni e calci nel pronto soccorso dell'ospedale di Bressanone: lo ha ricordato Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle) evidenziando che le aggressioni all’interno delle strutture ospedaliere rappresentano un fenomeno in preoccupante ascesa in ogni parte della Provincia e che in molte altre Regioni italiane si è pensato di istituire corsi di “autodifesa verbale” finalizzati a standardizzare e professionalizzare il tipo di risposta immediata da parte del personale in caso di aggressioni. Ritenendo che la sicurezza all’interno degli ospedali non debba soltanto essere fattiva, ma rivesta un ruolo di rassicurazione nei confronti della popolazione nella sua interezza che si approccia alle strutture ospedaliere in momenti di particolare fragilità fisica o mentale, il consigliere ha chiesto se è stata fatta chiarezza sull’andamento dei fatti, specie per quanto riguarda le eventuali responsabilità del personale interno all’Ospedale di Bressanone e se è stato istituito un servizio di vigilanza volto alla protezione dell’utenza, dei medici e di tutto il personale sanitario? L’ass. Thomas Widmann ha chiarito che all’interno dell’Azienda sanitaria è stata elaborata e diffusa un’apposita procedura: anche nel caso specifico, il fatto è stato subito comunicato al dirigente, le persone curate e il personale coinvolto ha avuto a disposizione un legale.  È stato inoltre organizzato un incontro con i responsabili coinvolti per discutere ulteriori misure, ed istituito il servizio di sorveglianza e la posisbilitá di una formazione con allenatori antiviolenza: c’è un protocollo molto severo e chiaro, che è stato seguito.

Sandro Repetto (Partito Democratico - Liste civiche) ha chiesto chiarimenti su un caso di correzione dei dati in pagella di un alunno su sollecitazione di un parente, chiedendo se si tratta di prassi comune riconvocare i consigli di classe per modificare pagelle giá consegnate e se questo è davvero avvenuto. L’ass. Giuliano vettorato ha chiarito che la scuola pöu`*o convocare i consigli di classe, in caso di presunto errore formale, in via di autotutela. Nel caso specifico il consiglio di classe è stato convocato: accertamenti sono in corso.
Il consorzio di cooperative ortofrutticole VOG è uno dei più grandi d’Europa, e l’unione dei produttori venostani VIP lavora dal 1990 come cooperativa ortofrutticola; nell’ambito della politica agricola UE, esse ricevono finanziamenti pubblici: Peter Faistauer (Team K) ha chiesto a quanto ammontano le sovvenzioni europee alla VOG e alla VIP nel 2017-2018 e 209, se esse ha ricevuto anche contributi provinciali. Il consigliere ha sottolineato che l’assesor ecompetente è socio della VIP. L’ass. Arnold Schuler ha risposto che tutte le sovvenzioni sono disponibili per chiunque sulla pagina della Rete civica “amministrazione trasparente”; tutto ciò che è immediatamente disponibile via web non dovrebbe essere richiesto per interrogazione in aula. Alla VOG non sono stati stanziati contributi provinciali, mentre alla VIP sono arrivati nel 2019 23.000 €.

È iniziata la stagione della meningoencefalite primaverile estiva, per cui ci sono alcune zone a rischio - Bolzano, Bassa Atesina, Oltradige, Val d’adige - ma esiste un vaccino multiplo quale protezione efficace: lo ha segnalato Franz Ploner (Team K) domandando come mai l’azienda sanitaria non ha fatto una campagna sanitaria in questo senso, come mai ad alcuni non è stati possibile accedere al vaccino trivalente., come ami l’attesa nel comprensorio di Bolzano dura fino a 120 giorni e come mai i medici e pediatri di base non possono effettuare il vaccino. L’ass. Thomas Widmann ha  chiarito che il coronavirus ha assorbito tutte le risorse per un lungo periodo, ma non ci sono stati impasse vaccinali. Attualmente si lavora per riattivare il servizio, che riprenderà ai normali ritmi. In autunno ci sará anche una campagna di sensibilizzazione.

Maria Elisabeth Rieder (Team K)) ha poi fatto riferimento all’urgenza di un nuovo Piano sociale provinciale, di cui si è parlato in un incontro giá il 31 gennaio 2020: ora però questo programma appare rallentato. La consigliera ha chiesto quindi a quale punto sono i lavori riguardo al piano sociale provinciale, quali lavori sono stati svolti tra l’incontro iniziale e l’inizio dell’emergenza, se nel corso degli ultimi mesi ci si è occupati del piano sociale provinciale, se gli argomenti di cui si occupa e i contenuti previsti per la creazione del piano sociale provinciale cambieranno con le nuove informazioni ai tempi di crisi e se c’è una nuova tabella di marcia, nonché quando si concluderanno i lavori sul piano. L’ass. Waltraud Deeg ha spiegato che i lavori sono proseguiti, anche se un'importante seduta a marzo non si è verificata, per via della crisi da coronavirus. erano previsti 5 workshop che sono stati rinviati all’autunno per incontrarsi di persona, il tutto comporta un ritardo di 6 mesi.
Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) ha fatto riferimento al più recente caso di contagio da coronavirus, che ha coinvolto i famigliari di una persona rientrata dall’estero, per chiedere da quale Paese rientrava la persona, quali misure di quarantena sono previste in questo caso, se a questa persona è stato fatto un tampone subito dopo il rientro e se sono state identificate altre persone con cui è stato in contatto. L’ass. Thomas Widmann ha spiegato che la persona era rientrata dal pakistan, e che le disposizioni in vigore prevedono una quarantena di 14 giorni. Un tampone è stato fatto all’ospedale di Bressanone, e sono state individuate altre persone di contatto, appartenenti a due famiglie: 11 persone sono risultate positive al tampone, con conseguente isolamento sociale. Si è quindi parlato col Commissariato del Governo, concordando che i nomi delle persone rientrate siano comunicati.

Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) ha chiesto quali priorità hanno per la Giunta i progetti di galleria nei pressi di Foresta e Rablà e la relativa variante, e come vengono considerate le esigenze del Comune di Parcines, che ha chiesto un collegamento diretto. Del progetto, che allevierebbe molto la popolazione di Lagundo, si sta parlando da trent’anni, ma la variante attuale prevede uno svincolo unico per Fresta e Parcines, quasi fosse uno svincolo apposito per la birreria Forst. Il progetto di ingresso nella Val Venosta, ha spiegato l’ass. Daniel Alfreider, è un mega progetto infrastrutturale, per il quale la comunità comprensoriale è giá stata incaricata di un primo studio. Una prima variante prevedeva una circonvallazione con numerosi allacciamenti, ma questa è una contraddizione in sé, e dal punto dei vista dei costi molto importante; è stato quindi deciso di cercare una soluzione più semplice: questa fase è ancora in corso, riguarda due tratti, e i sindaci ne sono informati: per il tratto di Foresta si rielaborerà lo studio, semplificando il tratto dopo il paese; ci sono poi due varianti in fase di verifica Nella zona transitano 25.000 veicoli, una soluzione attuabile in tempi realistici è necessaria.

Peter Faistnauer (Team K) ha fatto riferimento al servizio nightliner, molto comodo per chi rientra a casa di notte, lamentando che esso sia disponibile quasoi ovunque ma non in Alta Val d’Isarco: egli ne ha chiesto quindi le ragioni, nonché chi ha elaborato l'approccio globale sul territorio altoatesino. L’ass. Daniel Alfreider ha risposto che il progetto è della Ripartizione competente per il servizio pubblico locale, che lavora insieme a Comuniá comprensoriali e Comuni. ora c’è un ampio servizio che comprende anche un treno, e si intende ampliare: è previsto che nei prossimi bandi sia inserito anche il territorio di Vipiteno, quindi la lacuna sará colmata, al più presto l’anno prossimo.

(continua)

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SEDUTA CONSIGLIO PROVINCIALE 30.06.2020.mp4

 

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