News

Pari opportunità sul lavoro: ridotte offerte di formazione e assistenza hanno importanti conseguenze sulla conciliabilità famiglia-lavoro

Morandini: “Fino a quando la cura della famiglia e dei figli sarà assunta per lo più dalle donne, la sospensione dei servizi di formazione e assistenza comporterà per loro conseguenze anche sul mercato del lavoro”.

Di recente, sono state comunicate le prospettive per la ripresa delle lezioni in autunno: sono stati ipotizzati tre sistemi, contraddistinti - sulla base di scenari differenti - dai tre colori del semaforo. Quello giallo, il più probabile, ipotizza una scuola caratterizzata da particolari misure di sicurezza. Tra l’altro, viene ipotizzato lo stralcio delle lezioni pomeridiane e dei servizi mensa.

Per i genitori che lavorano, e che hanno bisogno di pianificare con un certo anticipo, questo scenario è particolarmente preoccupante: “Tutto ciò avrà gravi conseguenze in particolare per le donne”, commenta la Consigliera di parità Michela Morandini, secondo la quale la crisi da coronavirus ha dimostrato quanto sono deboli le gambe su cui si reggono le pari opportunità tra donne e uomini: “Fino a quando la cura della famiglia e dei bambini sarà assunta per lo più dalle donne, la sospensione dei servizi di formazione e assistenza comporterà per loro conseguenze anche sul mercato del lavoro”. Riguardano più le donne, ricorda inoltre la Consigliera di parità, i contratti precari e le occupazioni part-time, che comportano minori contributi sociali e pensionistici e un maggior rischio di povertà in vecchiaia. Un vero e proprio circolo vizioso, secondo Morandini: “E proprio per questo, la situazione peggiora se le offerte di assistenza e formazione vengono meno o sono ridotte”.

L’occupazione femminile è possibile solo in presenza di sistemi funzionanti di formazione e cura, e con particolare riguardo vanno considerate le situazioni di genitori single o di persone prive di una rete sociale che possa farsi carico dei compiti di assistenza. A chi non può o non vuole permettersi tutto ciò non rimane che il licenziamento; chi, invece, non può rinunciare a un’entrata, va incontro a situazioni difficili e conflittuali sul posto di lavoro, perché la conciliabilità tra famiglia e lavoro diventa inconciliabilità. Il venir meno di offerte formative ha conseguenze pesanti anche per i datori e le datrici di lavoro, che devono confrontarsi sul lungo periodo con le assenze delle lavoratrici. Se si vuole promuovere l’economia, è necessario disporre di forza lavoro: se questa manca, tutto diventa difficile. Tutto ciò dimostra l’ampiezza delle conseguenze dell’assenza di offerte formative e di assistenza: se si ferma una rotella, l’intero l’ingranaggio vacilla.  

La discussione sulla ripresa della scuola in autunno ha reso inoltre evidente un altro problema: la carenza di insegnanti e di personale formato, che dipende tra l’altro dalla scarsa attrattività della professione. Anche qui, la crisi da coronavirus ha fatto da lente di ingrandimento a una questione esistente da anni, che – volenti o nolenti –si dovrà presto affrontare: “Il tema è complesso, e le misure di sicurezza hanno senz’altro la precedenza, ma deve essere chiaro che è necessario garantire offerte formative, se non vogliamo che le conseguenze per le persone coinvolte siano troppo pesanti”, conclude Morandini.

MC

Logo - Südtiroler Landtag