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23.09, Giornata internazionale delle lingue dei segni

Morandini: “Garantire alle persone sorde il diritto a comunicazione e informazione”

Il 25 gennaio 2018, l’Assemblea generale dell’ONU ha istituito la Giornata internazionale delle lingue dei segni, che da allora si celebra ogni anno il 23 settembre. La Giornata è inserita nella Settimana internazionale del sordo, istituita nel 1958 dalla Federazione mondiale dei sordi. Quest’anno, il tema delle giornate di sensibilizzazione che vanno da lunedì 21 a domenica 27 settembre è il rafforzamento dei diritti umani delle persone sorde. Ognuno dei 7 giorni è dedicato a uno specifico ambito tematico: dalla lingua dei segni alle pari opportunità fino al coinvolgimento degli organismi rappresentativi in tutte le iniziative a favore delle persone sorde.

La Giornata interazionale delle lingue dei segni rappresenta il momento centrale di questa settimana: è la data in cui la Federazione mondiale dei sordi lancerà una “Global Leaders Challenge”, per sollecitare le forze dirigenziali locali, nazionali e globali a sottoscrivere con un video nella rispettiva lingua dei segni nazionale il motto di questa giornata, vale a dire “Le lingue dei segni sono per tutti”.

In tutto il mondo, secondo i dati della Federazione mondiale dei sordi, ci sono circa 72 milioni di persone non udenti, che usano complessivamente più di 300 diverse lingue dei segni. In Alto Adige, a quanto riferisce l’Ufficio provinciale Persone con disabilità, ci sono circa 300 casi noti di persone con disabilità uditiva; mancano i dati esatti sull’utilizzo della lingua dei segni, ma si può supporre che una buona metà di esse comprenda o utilizzi una tale lingua, in maggioranza una dell’area tedesca e in parte minore quella italiana.

Sulla base della diffusione mondiale delle lingue dei segni, la Federazione mondiale dei sordi sottolinea tra l’alto la necessità di fornire diversi servizi della vita quotidiana in queste lingue, quale requisito fondamentale per una partecipazione inclusiva delle persone sore alla società.

Questo tema è molto importante anche per l’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità. La crisi da Coronavirus ha mostrato una volta di più che alle persone sorde mancano informazioni essenziali per la vita quotidiana. A questa situazione si è in parte reagito, durante il lockdown, con la messa a disposizione della traduzione simultanea in lingua dei segni della conferenza stampa virtuale quotidiana della Provincia autonoma di Bolzano.

“La traduzione simultanea nella lingua dei segni è un passo importante nella giusta direzione”, commenta la presidente dell’Osservatorio Michela Morandini, “ma devono seguire tanti alti passi, affinché siano attuate le disposizioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che obbligano gli Stati sottoscrittori a “promuovere l’accesso delle persone con disabilità alle nuove tecnologie e ai sistemi di informazione e comunicazione, compreso internet” (art. 9) e “ad accettare e facilitare nelle attività ufficiali il ricorso da parte delle persone con disabilità alla lingua dei segni (…) e ad ogni altro mezzo, modalità e sistema accessibile di comunicazione di loro scelta” (art. 21). L’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità sollecita pertanto, ai sensi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, la messa a disposizione di servizi di traduzione nelle lingue dei segni, in modo che le persone sorde in Alto Adige non solo abbiano accesso alle informazioni necessarie, ma ottengano anche un sostegno nell’utilizzo di diversi servizi e prestazioni nella vita quotidiana.

CPcm

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