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20 febbraio, Giornata Internazionale della Giustizia Sociale: garantire inclusione e partecipazione digitale delle persone con disabilità

L’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità ha esaminato le difficoltà di queste persone nell’ambito della digitalizzazione. La pres. Morandini: “La digitalizzazione per le persone disabili può essere un’opportunità, a patto che si promuovano le relative competenze digitali”.

L'Osservatorio nel giorno del suo insediamento (prima dell'introduzione delle restrizioni conseguenti al coronavirus). (Foto: Consiglio/Werth)

Il 20 febbraio 2021 si celebra la Giornata Internazionale della Giustizia Sociale. La giornata è stata istituita il 26 novembre 2007 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di dimostrare che lo sviluppo sociale e la giustizia sociale sono indispensabili per il raggiungimento e il mantenimento della pace e della sicurezza all'interno e tra le nazioni. In questa data viene richiamata l'attenzione sull'ingiustizia all’interno della società e, in particolare, sulle condizioni sfavorevoli legate alla religione, al sesso, alla disabilità o all'etnia.

Tema della giornata di quest’anno è la giustizia sociale nell'economia digitale, con particolare attenzione al lavoro. La digitalizzazione incide costantemente sul mondo del lavoro, trasformandolo. La crisi dovuta alla pandemia del Coronavirus ha accelerato questo processo e consentito il mantenimento e la continuazione di alcune forme di occupazione, prevedendo modelli di lavoro agili. Allo stesso tempo, il progresso tecnologico ha contribuito ad aumentare il divario digitale tra le nazioni, in particolare per quanto riguarda la disponibilità, l'accessibilità e l'uso delle tecnologie digitali dell'informazione e della comunicazione. Ciò ha aggravato le disuguaglianze esistenti in diversi ambiti della vita, come lavoro e istruzione, in quanto la digitalizzazione richiede nuove competenze e conoscenze, la cui acquisizione rappresenta spesso una sfida, soprattutto per gruppi di persone svantaggiate.

Questo vale anche per le persone con disabilità. A tale proposito, nel 2020 un gruppo di lavoro interno dell’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità ha esaminato le opportunità ed i rischi derivanti dalla digitalizzazione per tali persone. Il gruppo di lavoro ha rilevato che anche in Alto Adige le persone con disabilità incontrano difficoltà, soprattutto per quanto riguarda l'installazione e l'utilizzo di programmi, l'accesso ai media digitali e l'uso di software specifici necessari per svolgere attività quotidiane. Queste circostanze creano barriere, escludendo queste persone dalla partecipazione sociale e discriminandole socialmente.

“La digitalizzazione per i disabili può essere un’opportunità. Tuttavia, può condurre all'esclusione se per le persone interessate non si promuovono le competenze digitali”, così la presidente dell’Osservatorio provinciale Michela Morandini. Per questo, un investimento nella promozione delle competenze digitali delle persone con disabilità è il presupposto per consentire loro l'inclusione come prevede la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Morandini ribadisce che la partecipazione digitale contribuisce alla parità di diritti e costituisce una forma di giustizia sociale.

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