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26 settembre, Giornata internazionale dei sordi - L’Osservatorio: “Promuovere una comunicazione senza barriere”

La pandemia ha intensificato le barriere già esistenti. La presidente dell'Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità Michela Morandini: "Il riconoscimento della lingua dei segni italiana, avvenuto a maggio, è un risultato importante. L'obiettivo ora è il riconoscimento della lingua dei segni delle persone audiolese di madrelingua tedesca in Alto Adige".

Il 26 settembre si celebra la Giornata Internazionale dei Sordi. La ricorrenza ufficiale, che cade ogni anno l'ultima domenica di settembre, è stata istituita nel 1951 con la fondazione della Federazione Internazionale dei Sordi, che quest'anno celebra il suo 70° anniversario, e ha il duplice scopo di promuovere in tutto il mondo la consapevolezza della situazione delle persone audiolese e di chiedere per esse la promozione di un accesso pieno, uguale e di qualità a tutti gli aspetti della vita.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, più di 430 milioni di persone nel mondo, di cui 34 milioni sono bambini e bambine, sono colpite da problemi di udito. Nel 2020, in Alto Adige il numero di persone sorde era pari a 300.

Dal 1958, la giornata fa parte della settimana Internazionale dei sordi, che quest'anno cade dal 20 al 26 settembre, all’insegna del motto "Celebrare le comunità dei sordi che crescono". Ognuno dei sette giorni si è concentrato e si concentrerà su un’area tematica diversa.

Il focus della Giornata Internazionale dei sordi di quest'anno è il tema "Diritti umani in tempi di crisi": la Federazione Internazionale dei Sordi vuole richiamare l'attenzione sulla protezione e la salvaguardia dei diritti umani di tutte le persone audiolese in varie situazioni di crisi, tra cui la pandemia dovuta al Coronavirus, i cambiamenti climatici, i disastri ambientali e i conflitti armati.

In Alto Adige, la pandemia ha intensificato le barriere già esistenti. In particolare, in alcune fasi la pandemia ha reso l'accesso all'informazione e alla comunicazione molto più difficile per le persone audiolese. Per esempio, le informazioni inerenti al Coronavirus non erano disponibili fin dall’inizio nella lingua dei segni, e quindi non erano accessibili a molte persone audiolese. Allo stesso modo, l'introduzione dell’obbligo di indossare mascherine di protezione ha reso quasi impossibile la lettura del labiale, di cui le persone audiolese hanno bisogno per capire una persona che parla.

Sebbene questi ostacoli siano stati parzialmente rimossi attraverso la predisposizione di una video-interpretazione nella lingua dei segni delle conferenze stampa virtuali della Giunta provinciale sul Coronavirus e dall'esenzione dall'obbligo generale di indossare le mascherine per i disabili, tuttora le informazioni e le comunicazioni non sono sempre disponibili in formati accessibili alle persone audiolese.

Un passo importante verso una comunicazione senza barriere è stato fatto in Italia il 19 maggio 2021, quando, dopo decenni di sforzi da parte di varie organizzazioni di sordi, la lingua dei segni italiana è stata legalmente riconosciuta. "Il riconoscimento della lingua dei segni italiana è un risultato importante che noi, come Osservatorio provinciale, accogliamo con molto favore”, commenta la presidente dell’Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità Michela Morandini: “Per l'Alto Adige, l'obiettivo ora è quello di ambire al riconoscimento della lingua dei segni delle persone audiolese di madrelingua tedesca in provincia di Bolzano, e quindi di rimuovere le barriere all'informazione e alla comunicazione e garantire l'inclusione e la partecipazione".

OSS

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