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11.10, Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze

Morandini: “Garantire le pari opportunità nella vita lavorativa”.

Ogni anno, l'11 ottobre, si celebra la Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, proclamata dalle Nazioni Unite nel dicembre 2011 "International Day oft the Girl Child“. Da allora, in tutto il mondo vengono promosse iniziative volte ad attirare l’attenzione sui bisogni e le richieste delle bambine e ragazze e sulla necessità di eguaglianza in tutti gli ambiti della vita. Le richieste riguardano misure rivolte alla promozione mirata delle ragazze e delle giovani donne attraverso l'istruzione, la lotta ai matrimoni forzati, la non tolleranza per la violenza contro le ragazze e le giovani donne in nome della tradizione e della cultura, la formazione professionale e lo sviluppo delle competenze per le giovani donne. “Può sembrare che in Europa le bambine e le ragazze siano libere di scegliere la loro professione; tuttavia, spesso non scelgono in base alle loro capacità, ma scelgono professioni in cui molte donne già lavorano”, afferma la Consigliera di parità Michela Morandini.

Inoltre, la scelta educativa e professionale è, tra l'altro, una conseguenza non solo delle esperienze di vita che le ragazze e le donne fanno, ma anche delle opportunità che vengono loro offerte e mostrate. Troppo spesso, gli stereotipi di genere prevalenti influenzano la scelta professionale a scapito degli interessi e delle capacità individuali. Per questo motivo, la Consigliera di parità è convinta che la promozione delle pari opportunità tra bambine e bambini e ragazze e ragazzi debba iniziare anzitempo, e su diversi livelli: “Da un lato, sono i genitori e altre persone di riferimento a rivestire un ruolo importante in tal senso, dall’altro, anche la scuola, cui compete altresì una parte essenziale nello sviluppo delle competenze, ha una funzione fondamentale”. Morandini sottolinea inoltre l’importanza dell’esistenza di modelli femminili per aprire alle ragazze e alle giovani donne nuove strade e opportunità. “L'uguaglianza tra donne e uomini”, conclude la Consigliera di parità, “è una necessità e un compito sociale, motivo per cui è anche il quinto obbiettivo della strategia europea per la sostenibilità e come tale deve essere incorporata nelle strategie locali per la parità”. 

CP

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