News

Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza. Morandini: “Ancora poche le donne e le ragazze nei percorsi e nelle carriere STEM”

L´11 febbraio costituisce un’opportunità per riflettere sulla presenza femminile nell'ambito scientifico e per ispirare le giovani menti ad intraprendere percorsi nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Ricorre ogni 11 febbraio la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, istituita nel 2015 dall’Assemblea delle Nazioni Unite. È un’occasione, oltre che per incoraggiare le più giovani a optare per percorsi scientifici, per accrescere la consapevolezza verso le disparità di genere che persistono nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Uno squilibrio di genere evidente persiste nella scelta dei percorsi studio e nelle carriere professionali. Donne e ragazze continuano a essere sottorappresentate nel campo scientifico, e per questo motivo “è di fondamentale importanza affrontare le disparità di genere fin dalle prime fasi dell’istruzione” evidenzia la Consigliera di parità Michela Morandini.

In Alto Adige, i dati ASTAT del 2023 indicano un tasso di iscrizione all'università più elevato tra le donne rispetto agli uomini. Tuttavia, emerge un divario notevole nella scelta di percorsi STEM, con solo il 10% delle neo-immatricolate in queste materie rispetto al 32,2% dei neo-immatricolati maschi. Questa discrepanza evidenzia, così Morandini, “l'urgente necessità di adottare misure volte a colmare il Gender Gap, affrontando in primis gli stereotipi di genere che influenzano le scelte educative e professionali”.

Se si esamina l'assegnazione dei premi Nobel dal 1901, anno della prima attribuzione, emerge che sono stati conferiti 965 premi. Di questi, solo 65 sono stati assegnati a donne, un numero che si riduce a 26 nel campo scientifico, includendo i premi Nobel per l’economia. “Tuttavia”, afferma la Consigliera di parità, “è imperativo riconoscere il significativo contributo delle donne al progresso scientifico nel corso della storia, sottolineando che molte donne hanno visto il loro potenziale sprecato nei secoli a causa di limitazioni sociali e culturali, spiegando così la scarsa presenza di vincitrici rispetto ai colleghi maschi”. Nel 2023, figure come Anne L'Huillier (Nobel per la fisica), Katalin Karikò (Nobel per la medicina) e Claudia Goldin (Nobel per l'economia) hanno ricevuto il prestigioso premio nelle discipline scientifiche, mettendo in luce il ruolo cruciale delle donne nel campo della scienza, fondamentale per il progresso.

"Un primo passo per combattere le disuguaglianze di genere è sicuramente quello di sfatare alcuni pregiudizi fortemente radicati", sostiene Morandini. È imprescindibile promuovere un cambiamento culturale che elimini le barriere strutturali, consentendo a donne e ragazze di esplorare liberamente le opportunità nelle discipline scientifiche. Iniziative come programmi educativi mirati volti a sfatare stereotipi di genere e a incoraggiare la partecipazione femminile nelle STEM sono essenziali per creare un futuro in cui il talento scientifico delle donne possa svilupparsi senza ostacoli.

La Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza rappresenta altresì un appello ad impegnarsi per la creazione di ambienti di lavoro scientifici inclusivi e diversificati. Solo attraverso sforzi tangibili possiamo garantire che donne e ragazze abbiano pari opportunità di contribuire al progresso scientifico e tecnologico. "La determinazione, infatti, non è sufficiente; è essenziale creare condizioni favorevoli affinché le scienziate possano esprimere e sviluppare appieno i loro talenti e ambizioni”, conclude Morandini.

CP

Logo - Südtiroler Landtag