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Lavori Consiglio: Polizia provinciale, pubblica utilità dei PPP

Mozioni di Süd-Tiroler Freiheit, Freie Fraktion/Team K/Süd-Tiroler Freiheit/Gruppo verde/JWA-Wirth Anderlan/Für Südtirol mit Widmann/Partito Democratico/VITA. 

È stata esaminata questo pomeriggio in Consiglio provinciale la mozione n. 61/24: Un corpo di polizia per la provincia di Bolzano (presentata dai conss. Zimmerhofer, Knoll, Rabensteiner e Atz Tammerle il 21/03/2024), con cui Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha proposto al Consiglio provinciale 1. esprimersi in favore dell’istituzione di un corpo di polizia provinciale; 2. incaricare la Giunta provinciale di far predisporre, entro l'anno in corso, uno studio che analizzi tutte le esigenze relative all'istituzione di un corpo di polizia provinciale e presenti un progetto contenente il numero, la composizione, le attuali competenze e quelle da ottenere, il regolamento di servizio, i compiti, la struttura e la formazione di questo corpo di polizia; 3. incaricare la Giunta provinciale di sottoporre all’approvazione del Consiglio provinciale, dopo la conclusione di tale studio, un disegno di legge sulla fondazione ovvero l'istituzione di un corpo di polizia provinciale.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha evidenziato che in altri Paesi esistono forze di polizia locali, e che approvare la mozione non risolverebbe la questione, ma sarebbe un segnale della volontà di mettere questo tema, che la popolazione sostiene, all’agenda delle trattative con il Governo.
Angelo Gennaccaro (La Civica) si è chiesto perché non dare alle forze dell’ordine esistenti, dello Stato e locali, i mezzi per svolgere al meglio il proprio lavoro. Creare una nuova forza dell’ordine non è una panacea, bisogna dare i mezzi, rafforzare la formazione, dare pene certe: c’è un vero e proprio problema di regole, che rimarrebbe anche con una polizia provinciale. Gli stessi agenti dicono di avere le mani legate. La sicurezza non deve diventare una battaglia sulle competenze.
Paul Köllensperger (Team K) ha detto che si tratta di una lista di desiderata, che non può essere attuata, indipendentemente dalla posizione sul tema; se mai il tema potrebbe essere inserito nelle trattative sullo Statuto.
Sandro Repetto (Partito democratico) ha condiviso questa posizione, chiarendo che le Forze dell’ordine (Guardia di Finanza con compiti specifici nel settore, Polizia di Stato con anche compiti amministrativi, Carabinieri che dipendono dal Ministero della Difesa ed esercitano controllo sul territorio, Polizia penitenziaria) hanno diverse specializzazioni.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha negato che la proposta non sia attuabile: semplicemente, non si vuole attali. In altre località è presente un corpo provinciale, anche con proprie vetture verdi. In alcuni paesi della provincia i cittadini non percepiscono piú una situazione di sicurezza, e i Carabinieri non sono ovunque presenti. La proposta potrebbe funzionare, chiaramente richiede trattative politiche.
Andreas Colli (JWA-Wirth Anderlan) ha ritenuto la proposta interessante. A lungo ispettore della polizia municipale, egli sa bene come funziona la suddivisione del lavoro tra le varie forze dell’ordine, che a volte si sovrappongono, nonché che è difficile ottenere personale da altre zone d’Italia per via del costo degli alloggi. Una polizia provinciale permetterebbe di risparmiare risorse aumentando l’efficienza. La mozione, ha evidenziato, chiede di dichiararsi favorevoli e promuovere uno studio di fattibiliTá, quindi è attuabile.
Christian Bianchi (Uniti per l’Alto Adige/Lega Alto Adige Südtirol) ha rilevato che la mozione è contraddittoria: parte dicendo che ci sono troppe forze di polizia, e si conclude proponendo di crearne una in più. Forse si intende che la polizia provinciale deve sostituire tutte le altre, provincializzando la competenza. Quale ex sindaco, e rilevando che la sicurezza è competenza dello Stato, ha ritenuto si dovesse invece agire sul rafforzamento delle forze di polizia locali, i cui numeri non sono adeguati alle necessità.
Marco Galateo (Fratelli d’Italia) ha chiarito che in Italia esistono già le polizie provinciali, ma per mancanza di risorse municipali molti servizi di controllo vengono svolti dalla Polizia di Stato. La mozione sembra avere un approccio ideologico e propagandistico, quale ennesimo tentativo verso uno Stato indipendente dell’Alto Adige; non vengono nemmeno indicati i possibili compiti di questo corpo.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA-Wirth Anderlan) si è detto a favore di tutto ciò che garantisce maggiore indipendenza alla provincia, e quindi il suo gruppo approverà la mozione; va però considerato che negli ultimi anni sono arrivate sul territorio molte persone da fuori, quindi apprezza il lavoro del Questore.
L’ass. Ulli Mair ha detto di essere anche lei grata della presenza del questore Sartori, e ritenuto “avventurosa” l’affermazione che più polizia porterebbe a meno sicurezza. È vero che gli Stati federalisti vanno in questa direzione, ma non è la situazione dell'Italia; in quanto alla Provincia, non ha la competenza nella sicurezza pubblica, che sarà l'ultima che si potrà ricevere. Una modifica dello statuto non avverrà dall’oggi al domani, ma la coalizione di Giunta ha concordato che nei prossimi anni si farà il possibile, in tempi veloci, con passi realistici, rafforzando il profilo professionale con migliori formazione, retribuzione ed equipaggiamento. Il Veneto ha accorpato le polizie municipali, è questo che si vorrebbe anche qui. la mozione in questa forma non è accoglibile. Zimmerhofer ha ammesso che servono trattative e risorse finanziarie, e ricordato che il pres. Kompatscher nel 2015 aveva riferito della volontà di ottenere le competenze in questo settore, ma in 10 anni non è successo nulla. Messa in votazione, la mozione è stata respinta con 9 sì e 25 no.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha presentato poi la mozione n. 64/24 (emendata): Modelli di partenariato pubblico privato (PPP): va garantita la pubblica utilità (presentata dal cons. Leiter Reber il 22/03/2024 e cofirmata da  Freie Fraktion/Team K/Süd-Tiroler Freiheit/Grupo verde/JWA-Wirth Anderlan/Für Südtirol mit Widmann, Partito Democratico/VITA ) al fine di incaricare la Giunta provinciale (1). di far analizzare il progetto PPP “Cura Resort”, volto alla costruzione di una residenza per anziani a Merano, da una società di revisione indipendente; e di incaricare l'ufficio di presidenza (2) di invitare la commissione legislativa competente o un collegio in cui siano rappresentati tutti i gruppi consiliari, a valutare se in linea di principio vi sia o meno la necessità di ricorrere a progetti PPP per la realizzazione di strutture pubbliche in Alto Adige e di presentare, se ritenuto opportuno, una relativa proposta di legge; e infine (punto aggiunto con emendamento) di incaricare la Giunta provinciale (3) di realizzare opere pubbliche della Provincia autonoma di Bolzano mediante progetti PPP in collaborazione con soggetti privati solo se i costi complessivi per la loro realizzazione sono comprovatamente inferiori del 20% rispetto a quelli derivanti dalla realizzazione convenzionale del progetto da parte dell'amministrazione pubblica e solo se il soggetto privato si fa effettivamente carico di un rischio significativo legato ai lavori edilizi e alla gestione dell'opera. Questi progetti, spesso, fanno aumentare i costi e allungano i tempi, ha chiarito il consigliere, rilevando che anche a livello europeo erano state suggerite analisi preventive approfondite.
Paul Köllensperger (Team K) co-firmatario, ha evidenziato che il modello PPP trasferisce il rischio al privato, e quindi ha un senso, tuttavia solo se l’intero pacchetto offre un vantaggio finanziario, mentre ci sono casi (citati, NdA) in cui  il vantaggio per i privati è stato ingente. Gli stessi dubbi, rafforzati da conflitto di interesse, ci sono per il Cura-Resort.
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann), co-firmatario, ha chiesto di invitare il presidente della Provincia Kompatscher a tornare in aula, perché l’ass. Bianchi ha solo ereditato un progetto avviato dall’assessore precedente, di cui lo stesso Kompatscher ha curato le procedure di avvio; inoltre, in aula erano presenti solo 4 assessori.
Il presidente Schuler ha interrotto la seduta per l’assenza di più di metà della Giunta.
Alla ripresa dei lavori, lamentando che era ancora assente Kompatscher, Widmann ha ricordato che questi era all’epoca competente per i progetti PPP, e che il progetto in esame era di responsabilità sua e dell’ex ass. Stocker, e chiesto perché era stato inserito nel progetto un immobile che non c’entrava nulla. Ha quindi criticato il ruolo di Karl Zeller e il procedimento di autorizzazione: approvare la mozione potrebbe smontare le sue critiche, se ritenute infondate.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), co-firmatario, ha ribadito che la responsabilità è del pres. Kompatscher, non dell’attuale ass. Bianchi, e chiesto di richiamarlo in aula; il presidente Arnold Schuler ha chiarito che era presente più della metà dei componenti della Giunta e anche l’assessore competente. Il regolamento interno era rispettato, ma avrebbe comunque chiesto a Kompatscher di rientrare, Widmann ha rinnovato la richiesta.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde), cofirmataria, ha evidenziato la mancanza di trasparenza nei progetti PPP. Non ha niente contro il progetto Cura-Resort, da lei seguito all’inizio come consigliera comunale, ma nel frattempo sono cambiate le condizioni e il Comune di Merano deve pagare 50 milioni, senza sapere se c’è un diritto di precedenza die propri cittadini (il pres. Kompatscher è rientrato in aula, NdA): ha quindi posto una serie di domande, tra cui perché il progetto è rimasto nel cassetto tra il 2020 e il 2023, e chiesto maggiore trasparenza.
Il presidente della provincia Arno Kompatscher ha riferito di essere stato assente in quanto a un colloquio con i presidenti delle Regioni - motivo per cui sarebbe uscito di nuovo dall’aula, e aggiunto che egli non è l’assessore competente, pur sostenendo le relative delibere. Widmann ha ricordato che all’epoca era sua la competenza; Knoll ha ritenuto che di base tutti i consiglieri dovrebbero essere in aula durante la seduta; Schuler ha ribadito che il Regolamento era rispettato,e  che è prassi che un assessore prenda appunti per i colleghi non presenti a causa di altri impegni; Kompatscher ha spiegato che tutto è recuperabile dai protocolli della legislatura 2013-2018: era la Provincia ad aver fatto la proposta di PPP con scambio, a cui aveva risposto solo un offerente. I lunghi tempi si devono anche ai numerosi  controlli, che hanno dimostrato come tutto fosse stato fatto a norma di legge - ora ci sarà un bando europeo in base al quale chi offre di più ottiene il progetto; meraviglia che se ne faccia una vicenda personale.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha quindi chiesto informazioni sul dibattito nell’ultima Giunta,  ponendo diverse domande, nonché perché il progetto fosse stato approvato nella fase transitoria tra le due Giunte.
Sandro Repetto (Partito Democratico), co-firmatario, ha auspicato l’approvazione della mozione anche per sapere come vanno avanti altri progetti PPP. L’amministrazione pubblica deve avere il controllo su operazioni di interesse pubblico, come la casa di risposto prevista a Oltrisarco.
L’ass. Christian Bianchi ha sottolineato la sua esperienza nel settore quale ex sindaco, e fatto riferimento a un elenco sui progetti PPP che coinvolgono la provincia pubblicato sulla Dolomiten: si tratta di un vecchio elenco del 2021, tanto che, proprio in seguito ad analisi, per 7 progetti, a fronte di segnalazioni della Provincia,gli stessi privati si erano ritirati. Sul sito della provincia, alla voce “amministrazione trasparente”, ci sono tutti i progetti. Ha quindi ripercorso l’iter del progetto, evidenziando tra l’altro che nella Giunta che l’aveva avviato era presente anche Widmann, che non aveva sollevato obiezioni, e che anche il Comune di Merano con l’allora sindaco Rösch aveva dato parere positivo. Il tutto era avvenuto secondo un preciso processo di valutazione stabilito per Decreto, le direttive ANAC e specifiche linee guida - effettuato dalla conferenza dei servizi con dirigenti di varie Ripartizioni.  La richiesta di una valutazione terza scredita pertanto l’operato dei dirigenti pubblici ed è concettualmente errata, perché una valutazione terza e indipendente non terrà conto dell’interesse pubblico. Tutto sarà soggetto a gara europea, alla quale qualunque altro soggetto potrà presentarsi. Con il PPP, ha ricordato infine, si trasferisce al proponente una serie di rischi. Widmann ha respinto l’affermazione che non si fosse espresso in merito quando era in Giunta: tutti ricorderanno che lui era contrario; Knoll ha sostenuto di non aver avuto risposta alle proprie domande; Bianchi ha chiarito che la SantAntonio era stata inserita nel progetto perché era stato stabilito che non era idonea alla Casa di riposo; Leiter Reber ha chiesto nuovamente il rientro del presidente Kompatscher, respingendo la propria responsabilità nella trasmissione di liste sbagliate ai media, e chiarito quanto richiesto nei tre punti dispositivi, nonché le esigenze di trasparenza. La mozione è stata quindi messa in votazione per parti separate: le premesse sono state approvate con 17 sì e 16 no, il comma 1, il comma 2 e il comma 3 respinti ciascuno con 17 sì e 17 no.

È iniziato quindi il tempo riservato alla maggioranza.

MC

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