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Lavori Consiglio: Interrogazioni su temi d'attualità - 2

Poste da consigliere e consiglieri alla Giunta provinciale, riguardavano i laboratori protetti, lo speck alle Olimpiadi, Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio, la proporzionale, la pianificazione del volontariato, il personale qualificato nei laboratori protetti, la variante di tracciato della linea Merano-Bolzano, il nuovo logo della Provincia, la rivoluzione dei bus, l’informazione sull’assistenza alla prima infanzia. 

Secondo Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann), i laboratori protetti offrono un contributo insostituibile alla partecipazione delle persone con disabilità, ma nonostante l’approvazione in Consiglio, lo scorso novembre, della mozione n. 161/24 “Rafforzare i laboratori protetti e garantire personale qualificato”, ci sono ancora lunghe liste d’attesa e incertezze sull’effettiva situazione dell’offerta, mentre la relazione in merito dell’assessora competente rimane vaga. Nell’ambito dlela rattazione dlele interrogazioni su temi d’attualità, Egli ha quindi chiesto (Laboratori protetti - dati concreti invece di vaghe promesse) una serie di dati in merito, tra i quali quelli sul numero di persone in lista d’attesa al 1° giugno 25, sul tempo medio e massimo di attesa, sul numero di nuovi posti creati nel corso del 2024 e di quelli concretamente pianificati per gli anni 2025, 2026 e 2027, sui criteri applicati per determinare la priorità nell’assegnazione di un posto. L’ass. Rosmarie Pamer ha segnalato i numeri relativi all’accoglienza e aggiunto che tutti gli enti offrono anche la possibilità di soggiornare per periodi brevi, e che ci sono anche servizi diurni o a mezza giornata: questo permette di trovare posto anche in brevissimo tempo in un servizio semiresidenziale. Ha quindi citato i posti realizzati nel 2024 nei servizi residenziali e semiresidenziali; ha poi citato gli ulteriori posti previsti nei prossimi anni.
Secondo quanto riportato da Rai Südtirol, IDM Alto Adige ha stipulato un accordo con i responsabili dei Giochi Invernali di Milano-Cortina per l’utilizzo e la promozione di prodotti altoatesini come mele, vino, speck e latticini, e il relativo costo, pari a diversi milioni di euro, dovrebbe essere coperto per la maggior parte dalla Provincia e in piccola parte dai consorzi coinvolti: lo ha riferito Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), aggiungendo (Speck e Schüttelbrot alle Olimpiadi), aggiungendo che la cifra esatta è segreta e che in merito il presidente di IDM Hansi Pichler ha chiarito che il contratto di sponsorizzazione prevede espressamente una clausola di riservatezza. Egli ha quindi chiesto quanto paga direttamente la Provincia di Bolzano, o attraverso enti come IDM, affinché i prodotti altoatesini vengano venduti e somministrati nei luoghi degli eventi olimpici e quanto pagano altri consorzi, quali volumi di vendita di prodotti locali e quale ritorno pubblicitario prevedono la Provincia e gli enti coinvolti. Il presidente Arno Kompatscher ha chiarito che sull’impiego dei soldi dei contribuenti si vuole essere trasparenti, ma finché ci sono trattative si mantiene il riserbo; si tratta di un importo di alcuni milioni, comunque meno di 5. Ha poi citato i consorzi coinvolti, che riguardano la produzione di prodotti quali speck, latticini, schüttelbrot. Le strategie finali sono in fase di elaborazione. Il marchio Alto Adige viene utilizzato per la campagna di comunicazione che prevede anche prodotti e gadgets altoatesini: si tratta di un’occasione unica non per il marketing di destinazione, ma per dare visibilitá alla provincia.
Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio, è una delle festività più importanti del calendario musulmano: la tradizione vuole che venga sacrificato un animale – generalmente una pecora, una capra o un bovino, la cui carne viene poi condivisa con la famiglia, gli amici e le persone bisognose. Lo ha ricordato Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) descrivendo la macellazione rituale kosher, che prevede che all’animale vengano tagliate la trachea, l’esofago e l’arteria carotide senza preventivo stordimento, e aggiungendo che questo è permesso dalle leggi italiane soltanto se vengono rispettate delle severe norme. Ricordando che la Comunità musulmana Salorno, Egna e dintorni il 6 giugno 2025 ha invitato alla festa Eid al-Adha sul campo sportivo di Salorno (Eid al-Adha, la Festa del Sacrificio, a Salorno), il consigliere ha chiesto, tra l’altro, se per l’utilizzo del campo è stata rilasciata un’autorizzazione, se ci sono stati costi per il Comune di Egna, se in quest’ambito sono stati sottoposti alla macellazione kosher, degli animali, se sul campo sportivo sono state presentate delle pietanze. Il presidnete Arno Kompatscher ha chiarito che il sindaco di Slaorno ha riferito che il comune cerca di mantenere le proprie tradizioni locali, ma anche il contatto con i molti cittadini che vengono da fuori, cercando di integrarli, e per questo merita un plauso. il Comune di Salorno ha rilasciato un'autorizzazione a questo scopo, senza canone d’affitto ma pure senza costi per il Comune. Non si è verificata la macellazione kosher, come stabilito in precedenza con gli organizzatori,. le pietanze sono state preparate a casa e distribuite durante l’evento, cui hanno partecipato circa 200 persone. Knoll ha sottolineato che la comunità musulmana citata ignora completamente la lingua tedesca, e apprezzato che non fosse stata svolta la macellazione rituale, che rappresenta un maltrattamento degli animali: pertanto i Comuni vanno sensibilizzati.
Un nuovo dibattito si è acceso sul principio della proporzionale etnica, mentre rimane l’incertezza di fondo circa il fatto se l’obiettivo originario di tale regolamentazione – una distribuzione equa e bilanciata delle risorse pubbliche tra i gruppi linguistici tedesco, italiano e ladino – sia stato ormai raggiunto oppure se persistano ancora degli squilibri: lo ha detto Brigitte Foppa (Gruppo verde) evidenziando (Proporzionale) l’incertezza su come e con quale regolarità vengano raccolti, analizzati e utilizzati i relativi dati e la scarsa trasparenza sull’effettiva distribuzione per gruppi linguistici, ad esempio nella pubblica amministrazione provinciale, nei servizi statali, nell’assegnazione degli alloggi e domandando alla Giunta come gestisce tali dati, chi li raccoglie per valutazioni periodiche, come si articola la distribuzione per gruppi linguistici nell’ amministrazione provinciale, nei servizi statali e in altri settori, se la Giunta prevede una riforma. La Giunta si impegna per la trasparenza, ha risposto il presidente della Provincia Arno Kompatscher, chiarendo che i dati sono inseriti in banche date quotidianamente aggiornate, che costituiscono la base per l'assegnazione di punteggi e servizi, la cui percentuale è determinata in base al censimento. A livello provinciale professionale la suddivisione avviene in base ai gruppi e alle qualifiche funzionali, separatamente per i dirigenti. In quanto ai servizi statali, se ne occupa l’apposito comitato d’intesa. In quanto agli alloggi IPES, viene considerata una proporzionale ponderata. La proporzionale rimane un pilastro per la tutela delle minoranze, ma è uno strumento che va sviluppato e applicato con una certa moderazione, per esempio nel caso di emergenza di personale. Su ulteriore richiesta di Foppa, il presidente ha chiarito che le oscillazioni nelle percentuali sono minime negli ultimi anni.
Con la mozione 40/24, approvata all’unanimità, è stato deciso anche di adeguare i criteri per il finanziamento pluriennale, seguendo l’esempio della legge sulla cultura, e il 31 gennaio 2025 è stato fissato come termine per poter presentare domanda per tale finanziamento: lo ha ricordato Alex Ploner (Team K) (Più certezza nella pianificazione per il volontariato, numeri alla mano) domandando quali associazioni, comitati, enti del terzo settore/organizzazioni hanno presentato domanda e per quali progetti, a quale periodo facevano riferimento le domande di tali organizzazioni, cosa ha fatto la Giunta per informare il settore del volontariato della possibilità di richiedere finanziamenti pluriennali. L’ass. Rosmarie Pamer ha chiarito che non era possibile fornire tutti i dati: i sistemi informatici della Provincia permettono alle organizzazioni di presentare le domande online, non è possibile però distinguere tra i diversi tipi di associazioni, comitati, organizzazioni. I contributi dati dalla provincia e le informazioni sui progetti sono alla pagina “amministrazione trasparente” del website provinciale, Su diversi siti dell’amministrazione sono pubblicati anche i criteri per l'assegnazione dei contributi; un gruppo di lavoro si sta occupando dell’attuazione della mozione citata, a breve arriverà un nuovo disegno di legge sul finanziamento pluriennale. Ploner ha criticato che l’assessora non fornisse le informazioni che egli aveva richiesto con analoga interrogazione tre mesi prima, e ricordato che il presidente della Provincia li forniva.
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) ha quindi rilevato (Carenza di personale qualificato nei laboratori protetti: misure concrete invece di luoghi comuni) che la qualità dell’assistenza nei laboratori protetti dipende in modo determinante dal personale qualificato, ma, come riferito con allarme da molti enti gestori, ci sono molti posti vacanti, dotazioni insufficienti e nessun adeguamento salariale da anni, mentre la Giunta non ha dato risposte concrete alla mozione 161/24: “Rafforzare i laboratori protetti e garantire personale qualificato” approvata in Consiglio. Egli ha quindi chiesto, tra l’altro, dati sui posti vacanti relativi a personale qualificato, come educatrici/educatori al lavoro e pedagoghi sociali, sulla retribuzione di educatrici/educatori e i relativi ultimi aumenti salariali, su dimissioni o pensionamenti registrati annualmente nel periodo 2010–2024 e in merito alle misure concrete per il reclutamento del personale adottate nel primo semestre 2025 e previste per il 2026, 2027 e 2028. L’ass. Rosmarie Pamer ha risposto che non è stato possibile rilevare i dati sui posti vacanti nel breve periodo dalla presentazione dell’interrogazione, saranno forniti in un secondo momento. In quanto agli educatori al lavoro nella VI qualifica funzionale, gli stipendi sono quelli previsti per la qualifica, in piú c’è un'indennità del 17%. ha ricordato di aver già trasmesso la relativa tabella, e che tutto è previsto nel contratto collettivo, aumenti compresi.. il 16 dicembre è stato stipulato un contratto che prevede una una tantum quale anticipo dell’aumento del salario, già assegnato; un’ulteriore una tantum è stata stabilita nel 2025. L’assessora ha quindi fatto riferimento alla delibera relativa alle possibilità di formazione e presupposti di carriera, nonché a corsi per OSS con formazione in gerontologia: grazie a questa possibilitá, già 47 persone si sono candidate per il diploma, e 21 per altri corsi. 113 persone si erano dichiarate disponibili alla frequenza. Il monitoraggio di strutture e materiale avviene ogni 6 anni. Widmann ha replicato che mancavano delle informazioni, sollecitando la loro consegna.
Nell’aprile 2025 l’assessore Alfreider, rispondendo a un’interrogazione sul raddoppio della linea ferroviaria Merano-Bolzano, ha comunicato in Consiglio provinciale che “nell’ambito del progetto verranno presentate diverse alternative, per poter selezionare la migliore”: lo ha ricordato Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), aggiungendo (Variante di tracciato della Bolzano-Merano all'altezza di Terlano) che una variante che è stata presentata pubblicamente, prevedendo “lo spostamento” della stazione di Terlano dal centro del paese verso l’Adige, stona un po’ con un progetto che si pone l’obiettivo di essere innovativo, di convincere sempre più cittadini dell’utilizzo dei mezzi pubblici e di consumare meno superficie possibile; ci vuole invece una variante che da una parte preveda un nuovo tracciato, più rettilineo, a due binari o con delle sezioni a due binari, per poter realizzare un collegamento diretto più celere tra Merano e Bolzano e che dall’altra mantenga anche il tracciato attuale all’altezza di Terlano per i treni che si fermano in tutte le stazioni della Val d’Adige. Il consigliere ha chiesto se la Giunta ha commissionato una tale variante “bypass”, chi l’ha valutata e, se questo non è ancora stato fatto, quando essa intende valutare tale variante. L’ass. Daniel Alfreider ha chiarito che è stata analizzata anche una variante all’altezza di Terlano, elaborata dalla STA nel 2024, valutata dalla STA insieme al gestore della linea; la stazione va spostata leggermente se la si vuole rendere accessibile per tutti. I treni veloci tra Merano e Bolzano attraversano anche la stazione di Terlano, per questo servono due binari, la variante richiederebbe un maggiore consumo di suolo e comporterebbe un maggiore rischio di ritardi. Terlano è una parte importante del tracciato, la relativa stazione non deve diventare di seconda categoria. Leiter Reber ha chiarito che se la stazione va spostata vanno spostate anche le tratte d’accesso, il che pure consuma suolo; Alfreider ha ribadito la valutazione sulla variante bypass.
La revisione del logo dell’amministrazione provinciale è durata oltre tre anni ed è costata più di 70.000 €: lo ha ricordato Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) riferendo che secondo la direttrice dell’agenzia di stampa della Provincia “era importante svilupparlo con attenzione come simbolo identitario dell’amministrazione e tradurlo in un linguaggio grafico moderno”, e aggiungendo che nell’ambito della recente Seduta congiunta a Merano si è discusso molto di una sua riforma, e il presidente della Provincia ha parlato di una trasformazione in “Parlamento dell’Euregio”. Il consigliere ha quindi chiesto (La nuova aquila) se con questa iniziativa non si finisce ancora una volta per favorire ciò che divide, invece di ciò che unisce, e perché non creare anche un logo comune come simbolo identitario per le varie amministrazioni dell’Euregio. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha risposto che come ogni istituzione autonoma anche quella provinciale ha il proprio logo, il cui ammodernamento si deve a questioni tecniche, non cambia nulla riguardo alla collaborazione con altre strutture dell’Euregio. Un logo Euregio esiste già.Dal 15 giugno è cambiata la viabilità alla stazione di Bolzano: i bus 1, 7A, 10A/B fermano solo in via Alto Adige e non in stazione, compresa la linea 10A/10B è l’unica linea urbana di Bolzano che serve il quartiere Oltrisarco e la zona industriale e che in futuro proseguirà direttamente fino all’aeroporto. Lo ha ricordato Brigitte Foppa (Gruppo verde), domandando tra l’altro (La rivoluzione dei bus) il perché di questa decisione, come essa si collochi nell’ottica di rendere il trasporto pubblico attraente, competitivo, senza barriere, come si è articolata la strategia di comunicazione sui cambiamenti delle fermate attorno al Waltherpark, se i frontisti di via Alto Adige sono stati informati dei cambiamenti e perché si è eliminato il collegamento bus urbano diretto dell’intero quartiere Oltrisarco con la stazione, se si ritiene che il collegamento con l’aeroporto sia più importante rispetto a quello con la stazione. L’ass. Daniel Alfreider ha chiarito che ci sono ripetuti scambi con il Comune di Bolzano, e che la divisione delle linee a Bolzano ha ripercussioni anche in periferia. Ha poi riferito della rotatoria della stazione, e aggiunto che per la Provincia una nuova linea verso Laives è molto importante; togliere completamente gli autobus da viale stazione è una decisione autonoma del Comune. C’è già stato un incontro con la nuova amministrazione comunale, e ci si augura che al più presto venga ripristinata una certa stabilità. Foppa ha commentato che “si vede cosa succede quando si lascia la progettazione di un quartiere a un privato”. L’ass. Alfreider ha ribadito che è il Comune competente per il PUC.
L’assistenza alla prima infanzia rappresenta un elemento centrale di una politica sostenibile e a misura di famiglia in Alto Adige: lo ha detto Maria Elisabeth Rieder (Team K) aggiungendo che in questo contesto è importante presentare in modo trasparente la distribuzione di tali servizi tra i singoli comuni, le strutture responsabili e il sostegno finanziario da parte degli enti pubblici, anche in un'ottica di sviluppo continuo dell’offerta. La consigliera ha quindi chiesto (Informazione trasparente sull'assistenza alla prima infanzia) dati in merito, tra cui i comuni in cui è attualmente offerta l’assistenza alla prima infanzia (0–3 anni) i fondi stanziati ed erogati nel 2024 e nel 2025, il numero di bambini attualmente assistiti nelle varie forme di assistenza, quello dei bambini sotto i tre anni accolti nelle diverse tipologie di assistenza e quello dei bambini che non hanno attualmente un posto in una struttura per la prima infanzia, nonostante ne sia stata fatta richiesta. L’ass. Rosmarie Pamer ha fatto riferimento al numero di asili nido, tra cui 10 a Bolzano, e alle strutture responsabili per l’assistenza alla prima infanzia. Ha poi segnalato che ai Comuni vengono concessi contributi, pari a 4,5 milioni € complessivi, di cui 3,4 a Bolzano, e 600.000 e per costi aggiuntivi alle strutture private. Ha quindi fornito gli allegati contenenti la documentazione richiesta. In quanto al numero di bambini senza posto, i dati sono trasmessi ai singoli Comuni. Rieder ha evidenziato l’importanza di avere un quadro chiaro dei posti disponibili e delle carenze: la disponibilitá di posti per la prima infanzia è importante affinché le madri possano lavorare. 

(La seduta continua con l’esame dei punti istituzionali)


MC

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