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Lavori Consiglio: DEFP, Screening tumorale, Esposizione delle bandiere, Costruire senza barriere

Approvato il Documento di Economia e Finanza Provinciale presentato dalla Giunta; proposte del Team K, voto di Süd-Tiroler Freiheit.

Il presidente Arnold Schuler ha quindi sottoposto questo pomeriggio al plenum del Consiglio provinciale di Bolzano la proposta di deliberazione: Documento di economia e finanza provinciale (DEFP) 2026-2028, di iniziativa della Giunta provinciale, che - si legge nella relazione dello stesso presidente - “costituisce la base delle decisioni sui programmi da realizzare e sui contenuti delle missioni del bilancio nonché dell’attività di programmazione e controllo strategico”.

Illustrato dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, esso provvede  - come risulta dalla premessa - “alla descrizione dell'evoluzione economico-finanziaria internazionale, nazionale e provinciale e all’aggiornamento del quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea, della politica regionale e del contesto istituzionale”. “Nel documento”, ha detto Kompatscher, “è stata descritta l’evoluzione economico-finanziaria a livello internazionale, nazionale e provinciale, ed è stato aggiornato il quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea, la politica regionale e il contesto istituzionale. Le strategie sono state elaborate e pianificate in collaborazione con le strutture amministrative e suddivise tra i vari assessorati. Il DEFP contiene una sezione specifica relativa alla programmazione triennale delle opere pubbliche, che comprende opere che dispongono già di un livello minimo di progettazione (e che possono quindi essere inserite nel programma triennale) e opere per le quali è prevista l’assegnazione dell’incarico per l’elaborazione del livello minimo di progettazione nel corso del prossimo triennio; è presente inoltre una sezione dedicata al PNRR – “Piano Nazionale della Ripresa e Resilienza” – con i progetti che la Provincia Autonoma intende presentare, suddivisi per missioni e categorie”. Partendo a uno scenario internazionale che “registra un’incertezza e un nervosismo crescenti”, il documento descrive il contesto nazionale, che registra una crescita del PIL dello 0,7%, nel 2024, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto alle ultime stime, a fronte della contrazione del PIL per Germania e Austria. Passa poi a quello provinciale, rilevando il record delle esportazioni registrato nel 2024, la solidità del mercato del lavoro, pur a fronte di una leggera flessione delle forze lavoro e un aumento degli inattivi, i 37 milioni di presenze turistiche. Nonostante una crescita dei prezzi al consumo superiore a quella nazionale, la crescita del PIL 2024 è dell’1,1 superiore a quella italiana. Nonostante i prevedibili effetti dei dazi, rilevabili dalla primavera 2025, e quelli dell'inflazione, l’Alto Adige segnerebbe una crescita dell’1,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. Il documento evidenzia poi entità e ruolo dei finanziamenti UE, con i programmi relativi ai fondi strutturali e quello di cooperazione Interreg, passando poi a descrivere l’organizzazione e l’attività dell’amministrazione provinciale, che con i suoi 14.090 dipendenti sta affrontando una sfida “che porterà all’amministrazione 4.0”, i vincoli di finanza pubblica, con il “sostanziale superamento delle norme sul pareggio di bilancio”, il sistema degli organismi partecipati, con 22 società partecipate, 40 enti pubblici istituiti, vigilati e finanziati, 10 Enti di diritto privato in controllo dell’amministrazione: in quanto al territorio, al 31.12.2023 risiedevano in provincia 537.533 persone, 3,386 in più rispetto all’anno, con un numero medio di componenti di una famiglia pari a 2,2; la differenza tra decessi e nascite è tornata positiva e il 10,4% della popolazione è costituita da stranieri. Vengono poi elencati i vari dipartimenti provinciali con le rispettive ripartizioni, Agenzie e i relativi obiettivi strategici e gli incarichi speciali complessi quale quelli relativi ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e alla Sostenibilità, e infine profilata un’analisi della situazione finanziaria.

Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit)  ha rilevato l’aumento dei prezzi del petrolio e quindi dell’energia in seguito alle guerre, e invitato a intervenire, abbandonando i combustibili fossili e istituendo un’Authority. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha chiesto se la spending review presentata in primavera è già stata introdotta, anche nel documento in esame, nonché informazioni sulle strategie che verranno adottate. Paul Köllensperger (Team K) ha sostenuto che le analisi contenute nel documento non sono molto profonde e dettagliate, e alcuni scenari non vengono considerati, quale per esempio la situazione in Iran. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto informazioni sull’accordo Interreg 6A e la relativa dotazione finanziaria da 91 milioni: quali progetti vengono concretamente realizzati?
Il presidente Kompatscher ha riposto che il documento è un tentativo di prevedere certe situazioni. negli ultimi anni si è sempre stati eccessivamente cauti: si si augura che anche questa volta i risultati siano migliori delle iniziative. In quanto ai progetti, non sono ancora presentati, si comunicheranno più avanti. Nel documento è elencato ciò che è previsto in termini di strategia di progetti; in quanto alla spending review, la prossima settimana è previsto un incontro con il team competenze per valutare come attuare le misure della spending review, il cui piano sarà presentato in Giunta. Messo in votazione, il DEFP è stato approvato con 18 sì e 12 astensioni.

La seduta è proseguita con l’esame delle proposte dell’opposizione.

Franz Ploner ha chiesto, con la mozione n. 278/25: Programma di screening del tumore al polmone – essenziale per ridurre la mortalità (presentata dai conss. Ploner F., Köllensperger, Ploner A. e Rieder l´11/06/2025) di impegnare la Giunta 1. ad attivarsi affinché l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, con i suoi reparti specializzati, sia inserita nel progetto RISP (Rete italiana screening polmonare) del Ministero della salute per poter partecipare al programma di screening delle persone a rischio; 2. a istituire un gruppo di lavoro per definire un programma strutturato di diagnosi precoce del tumore al polmone mediante esami di tomografia computerizzata (TC) a basso dosaggio per ex fumatori/fumatrici e per i/le attuali fumatori e fumatrici. Tale misura dovrebbe essere realizzata dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, e combinata con un'offerta professionale per la disassuefazione dal tabacco; 3. a predisporre il quadro legislativo per l'introduzione di un programma di screening per le persone a rischio in Alto Adige, che verrà seguito da personale specializzato dell'Azienda sanitaria e dell'Ordine dei medici. Con 1,8 milioni di decessi nel 2020 (il 18% di tutti i decessi per cancro), il cancro al polmone è la causa più comune di decessi per cancro in tutto il mondo. Un gruppo particolarmente a rischio di ammalarsi di questo tumore è quello dei forti fumatori. Il fumo di tabacco è la causa principale del cancro al polmone: l'85-90% di tutti i casi di tale patologia è attribuibile a questo fenomeno. La diagnosi precoce è fondamentale per aumentare le possibilità di sopravvivenza dei/delle pazienti. Tuttavia, all'inizio i sintomi sono spesso aspecifici, ed è per questo che sono importanti programmi regolari di diagnosi precoce.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha rilevato l’importanza della proposta, ma ritenuto che uno screening come quello proposto sia molto impegnativo, chiedendosi se ci sono le risorse necessarie. Meno risorse richiederebbe promuovere l’informazione in merito all'ereditarietà tumorale e ai rischi a livello famigliare assegnata ai medici di base. Sosterrà comunque la mozione.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha evidenziato che i programmi come quello proposto sono importanti per contestare una certa visione che tende a incolpare chi contrae questo tipo di tumore. Importante è osservare con obiettività il problema. Ha chiesto poi come si possono convincere le persone a sottoporsi a questi screening.
Renate Holzeisen (Vita) ha chiarito che il fumo è una causa fondamentale per l’insorgere di questa patologia, ma anche l’inoculazione di sostanze sperimentali la cui tossicità non è mai stata esaminata ha provocato un aumento di questi tumori. L’anamnesi presso i medici di base andrebbe migliorata, ma importante è smettere di inoculare sostanze mai verificate in base alla relativa cancerogenità.
Paul Köllensperger (Team K), cofirmatario, ha ricordato che la partecipazione agli screening è molto bassa e i tempi d’attesa di certi esami molto lunghi, aggiungendo che lo screening precoce certamente costa, ma la cura costa di più.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che “da fumatore” sosteneva la mozione, perché invece che puntare sui divieti parlava anche di una disaffezione dal tabacco che dovrebbe promuovere la SABES, importante per fare in modo che chi vuole smettere di fumare ci riesca e non ricominci.
L’ass. Hubert Messner ha ringraziato Ploner per la proposta, aggiungendo però che è difficile identificare i pazienti ad alto rischio e suddividere le categorie; in quanto alla familiarità citata da Knoll, è importante rivolgersi agli istituti genetici su sollecitazione del medico di base. Ha quindi fatto riferimento a un primo progetto pilota statale cui l’Alto Adige non ha partecipato: per questo è difficile ora inserirsi nel secondo. Secondo l’associazione degli oncologi, c’è ancora molto da chiarire in merito agli screening, e l’Alto Adige non ha i requisiti tecnici a questo scopo, ma nel 2026 sarà acquistato un macchinario per la tomografia computerizzata a basso dosaggio utilizzata per la diagnosi di patologie polmonari. Ha quindi respinto il punto (1) e il (3), ma accolto il (2). Franz Ploner ha ammesso che la partecipazione agli screening è ridotta, e che i medici di base devono sensibilizzare di più, pur avendo già tantissimo lavoro. L’80% dei tumori ai polmoni deriva dal fumo, quindi il gruppo obiettivo è chiaro, e comprende anche gli ex fumatori   . Per la tomografia computerizzata a basso dosaggio non c’è bisogno di un nuovo macchinario, solo del relativo programma. Ha comunque apprezzato che venisse accolto il punto (2). La proposta è stata messa in votazione per parti separate: respinte le premesse (13 sì, 17 no) e il punto (1) (13 sì, 17 no), il punto (2) è stato approvato all’unanimità (30 sì), e il punto (3) respinto (13 sì, 17 no).

È quindi ripresa la trattazione del voto n. 01/24: Ridisciplinare autonomamente l'esposizione delle bandiere sugli edifici pubblici in provincia di Bolzano (presentato dai conss. Zimmerhofer, Rabensteiner, Knoll e Atz Tammerle il 12/01/2024), avviata nella seduta del 7 novembre scorso. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha spiegato che nella Conferenza delle Regioni non era stato trovato un consenso in merito, e ha proposto di cambiare la parte deliberante e di rinviare la discussione in merito a domani mattina. Il primo firmatario Bernhard Zimmerhofer ha accolto la proposta, e la discussione è stata rinviata.

Alex Ploner (Team K) ha poi proposto il voto n. 05/24: Costruire senza barriere architettoniche (presentato dai conss. Ploner A., Ploner F., Köllensperger e Rieder il 19/02/2024), con il quale chiedeva di sollecitare Governo e Parlamento ad adottare, d’intesa e in collaborazione con il Consiglio nazionale degli architetti, misure per promuovere una maggiore consapevolezza e competenza nella progettazione edilizia senza barriere nonché per includere obbligatoriamente l’accessibilità nella formazione universitaria. Il consigliere ha evidenziato che si parla spesso di “società inclusiva” e di “accessibilità”, ma se si guarda agli edifici realizzati e alla situazione con cui le persone con disabilità devono confrontarsi, ci si rende conto che in molti casi in Alto Adige l'accessibilità è carente. L’edilizia dev’essere lungimirante e senza barriere già in fase progettuale, ma va rilevato che il tema non fa parte della formazione degli architetti. Tutti capiscono che una persona in sedia a rotelle non può superare le scale, e che queste rappresentano una barriera, si tratta semplicemente di progettare in modo preciso e completo: proprio per questo la politica dovrebbe fare il massimo per evitare nuove barriere architettoniche e rimuovere il maggior numero possibile di quelle esistenti, ed è opportuno esercitare pressioni a Roma, così come sollecitare i Comuni, i quali però devono essere aiutati dalla provincia. Opportuni sarebbero dei comitato comprensoriali a questo scopo. Il consigliere ha evidenziato anche i problemi che incontrano le persone disabili che vogliono servirsi degli autobus.
Secondo Brigitte Foppa (Gruppo verde), il tema è importantissimo. è inaccettabile che per qualcuno lo spazio pubblico sia pieno di ostacoli se fosse sindaca di Bolzano, eliminerebbe in primo luogo i 4 gradini di corso Libertà, che tagliano la città in due per chi si muove in sedia a rotelle. L’Ordine degli Architetti va interpellato, ma bisogna intervenire anche a livello locale per creare una consapevolezza in merito alle barriere architettoniche, anche piccole.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha annunciato voto a favore, facendo poi riferimento ai parcheggi riservati alle persone con disabilità: quelli presso l’ospedale dovrebbero essere prenotabili.

La discussione della proposta continuerà domani a partire dalle 10.00. La seduta di oggi è terminata.

MC

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