News
Lavori Consiglio: Punti istituzionali, Monitoraggio migratorio
Approvati il bilancio consolidato della Provincia e il bilancio preventivo del Consiglio provinciale. Mozione di JWA Wirth Anderlan.
Nell’ambito della trattazione dei punti istituzionali della sessione di novembre, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha presentato questo pomeriggio in Consiglio provinciale a Bolzano la proposta di deliberazione: Approvazione del bilancio consolidato del Gruppo Provincia autonoma di Bolzano per l'anno 2024. I numeri, ha detto, rappresentano l’espressione di un anno estremamente positivo per la Provincia, registrando un utile netto di 885,7 mio. € e un patrimonio netto che ha raggiunto i 15 mld €. Le entrate e i ricavi complessivi ammontano a 7,6 mld, con una crescita di oltre 865 mio. rispetto all’anno precedente, risultato di diversi fattori. La differenza positiva tra entrate e uscite della gestione ammonta a oltre 751 mio., rispetto ai 125 mio. dell’anno precedente, il che dimostra la capacità di ottimizzare i processi interni e di aumentare l’efficienza dell’intero apparato amministrativo. La liquidità disponibile ammonta a 4,2 mld., a conferma non solo della solidità della situazione finanziaria, ma anche della cura e lungimiranza nella gestione delle risorse: essa consente di affrontare con serenità futuri investimenti. Con un patrimonio immobilizzato di oltre 13,7 mld., di cui 9,6 in beni materiali, si conferma la solidità del patrimonio e la capacità di investimento a livello territoriale. I risultati del 2024 rappresentano la base su cui costruire il futuro della Provincia; l’aumento dell’utile e dei ricavi, unito a una gestione sostenibile e responsabile, è frutto del lavoro coordinato tra amministrazione, enti e società partecipate, sinergia che consente di guardare con fiducia al futuro. Il bilancio consolidato non è solo un documento contabile, ma la prova tangibile di una pubblica amministrazione forte e innovativa, capace di investire nel futuro.
Paul Köllensperger (Team K) ha fatto riferimento alla notevole entità degli utili, rispetto a quelli dell’anno precedente, e alle maggiori entrate tributarie: un ottimo risultato. Ha chiesto poi informazioni su un dettaglio elencato nelle spese e sui dati relativi al valore di Alperia, di cui vanno considerati anche i debiti - in questo senso, il bilancio consolidato non è del tutto corretto. Ha segnalato anche la necessità di rendere produttive le cifre in deposito, e definito un errore l’intenzione della Regione di vendere le quote bancarie partecipate, perché così i tre enti pubblici perdono la maggioranza, invitando a trasformare Mediocredito in una banca provinciale in collaborazione con l’Euregio.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha riferito che in Alto Adige oltre 50.000 persone sono dipendenti pubblici pagati con i soldi dei contribuenti e invocato un apparato snello e con meno burocrazia.
Il presidente Arno Kompatscher ha chiarito che il metodo di valutazione è previsto per legge, e che con altri parametri il valore di Alperia sarebbe maggiore, e ha annunciato risposta in merito alla cifra di cui Köllensperger aveva chiesto chiarimento. Ha aggiunto che la Corte dei conti ha più volte criticato il fatto che le Province e la Regione tengono quote di Mediocredito, e sono state più volte invitate a cedere le quote. La Provincia sarebbe disponibile a fronte di una procedura che permetta di recuperare il valore reale, che consideri il golden share. In merito, la Banca d’Italia ha l’obbligo di vigilanza, ed è necessaria una continua rendicontazione. Ha aggiunto, in merito alla dichiarazione di Zimmerhofer, che un alto numero di dipendenti pubblici non è di per sé negativo, e che privatizzare certi servizi forse andrebbe bene solo in campo energetico, ma di certo non si vuole questo. In quanto al deposito dei fondi, essi rimangono preso il tesoriere unico che è lo Stato: un’alternativa è trovare un sistema di vincolarli, per esempio tramite Euregio plus. Il bilancio consolidato è quindi stato approvato con 16 sí e 14 astensioni.
Il presidente del Consiglio provinciale Arnold Schuler ha quindi presentato il Bilancio di previsione del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano per gli anni finanziari 2026, 2027 e 2028, spiegando che per il 2026, al netto delle contabilità speciali (partite di giro), sono previste entrate e spese pari a 17.837.000,00 €. Le entrate del bilancio preventivo 2026, 2027 e 2028 sono principalmente trasferimenti a carico del bilancio provinciale per un importo di 17.250.000,00 €. Il maggiore fabbisogno di risorse finanziarie dal bilancio provinciale è dovuto principalmente al fatto che l’avanzo di amministrazione presunto, in base alle disposizioni del decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118, può essere registrato solo nel bilancio di assestamento. Le spese sono per lo più suddivise tra spese obbligatorie e spese correnti, fondate su leggi e regolamenti vigenti, con margine decisionale effettivo di presidente e Ufficio di presidenza limitato a pochi capitoli. Spese più consistenti sono attualmente previste, così il presidente, per la pianificazione dell’istituzione di nuove figure di garanzia - per coprire le spese connesse, l’aumento del fondo di riserva per le spese obbligatorie; la sostituzione di dispositivi nella sala consiliare, tra cui un sistema integrato per la trasmissione in live streaming della sala consiliare e delle altre sale del Consiglio provinciale, l’aumento delle spese derivanti dagli incrementi salariali previsti nei rinnovi contrattuali.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha invitato a riflettere sulle spese relative alla sostituzione di materiale ancora funzionante, quali stampanti o microfoni: non bisogna dimenticare che si tratta di soldi dei contribuenti. In quanto alle dichiarazioni del presidente Kompatscher sul numero di dipendenti, non si tratta di promuovere privatizzazioni, ma di snellire l'apparato burocratico e quindi il personale necessario.
Il presidente Arnold Schuler ha detto che la ditta che fornisce le stampanti garantisce anche la sostituzione, mentre la ditta che ha installato l’impianto dei microfoni non esiste più,m e non esistono pezzi di ricambio; si provvede a un nuovo impianto insieme con il consiglio regionale. Il bilancio di previsione è stato approvato con 24 sí e 7 astensioni.
Di seguito, il presidente della III commisione legislativa, Harald Stauder, ha riferito dei lavori in merito al disegno di legge provinciale n. 43/25: "Promuovere la locazione a prezzi accessibili tramite l'IMI" - modifica della legge provinciale 23 aprile 2014, n. 3, "Istituzione dell'imposta municipale immobiliare (IMI)" (presentato dai conss. Foppa, Rohrer e Oberkofler); in applicazione dell'articolo 43, comma 3, del regolamento interno: la stessa proponente aveva chiesto più volte il rinvio della relativa trattazione, e ora i termini per il relativo esame erano scaduti: se ne richiedeva quindi il rinvio in commissione. Il presidente Arnold schuler ha accolto la richiesta: saranno a disposizione ancora 6 mesi.
È quindi iniziata la trattazione delle proposte dell’opposizione.
Con la mozione n. 243/25: Monitoraggio migratorio, Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha chiesto di incaricare la Giunta di porre il più rapidamente possibile le basi per effettuare un monitoraggio settimanale della migrazione, in cui si registrino sistematicamente, e rendano pubblicamente disponibili, tutte le forme di immigrazione ed emigrazione nonché le espulsioni e i rimpatri. Come riportato nelle premesse della mozione, secondo il consigliere l'attuale migrazione di massa verso l'Alto Adige è un attacco sostanziale alle fondamenta etnoculturali del territorio, e ciononostante la Giunta provinciale non dispone nemmeno di informazioni basilari: un monitoraggio settimanale sull’immigrazione dovrebbe costituire la base ai fini della trasparenza sui dati, “perché la nostra gente merita di sapere quanti sono gli stranieri che arrivano in massa nel nostro territorio”. Wirth Anderlan ha anche lamentato che non vengano forniti molti dati sulle presenze straniere, la relativa appartenenza religiosa, le espulsioni ecc.: “Bisogna mettere le carte in tavola, ma voi non sapete chi non si trova nella nostra terra, oppure non lo volete dire”, mentre “i sudtirolesi si sentono sempre meno sicuri”.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha ritenuto che il testo andasse al di là della richiesta di trasparenza sui dati demografici, ma fosse carico di ideologia e disprezzo fin dalle prime righe, con linguaggio di tipo razzista e identitario. Si costruiva un nemico alimentando il sospetto, ma “dietro alla parola stranieri ci sono persone in carne e ossa, che da anni vivono, lavorano e pagano le tasse in Alto Adige Südtirol, e troppo spesso sono accusate dall’estrema destra come causa di tutti i mali". Un linguaggio d’odio inaccettabile che contraddice la democrazia e anche lo Statuto, fondato sulla convivenza. Repetto ha invitato a chiedersi cosa accadrebbe se queste persone smettessero anche un solo giorno di lavorare, e ha respinto la mozione, chiedendo politiche di inclusione, cittadinanza, equità sociale e sicurezza vera.
Paul Köllensperger (Team K) ha detto che un monitoraggio della migrazione può essere anche sensato, e il Ministero competente se ne occupa, ma la mozione è scritta in modo che non si può fare altro che respingerla, quando parla di attacco del territorio. La migrazione causa anche dei problemi, ma non si può generalizzare e descrivere i 55.000 immigrati che vivono in Alto Adige, molti dei quali extra UE, come una minaccia.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) si è stupito di certe dichiarazioni. La Provincia vuole costringere a effettuare un test DNA sui cani ma permette a criminali stranieri di girare liberamente. Si fa finta che si tratti solo di lavoratori altamente qualificati, ma “colui che ha aggredito un pensionato con un collo di bottiglia in piazza Magnago era forse un chirurgo?”. I cittadini sono stufi di una politica che non vuole vedere i problemi reali, e non si può farsi prendere in giro dagli stranieri: chi lavora e si integra va protetto, ma avere dati statistici è la base. vanno considerati anche i riferimenti culturali, perché nelle scuole locali non si parla più tedesco. Nel 1957 si era marciato contro l’immigrazione di massa degli italiani, ma anche oggi bisogna proteggersi: dev’essere possibile parlarne senza essere tacciati come razzisti.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha detto che da anni si fa d'ogni erba un fascio, mettendo chi lavora e vuole il meglio per i propri figli nello stesso sacco con gli altri, ed è questo che confonde. Il cons. Wirth Anderlan si lamenta sempre che non si risponde alle sue interrogazioni, ma la sua esperienza è diversa, e i dati li riceve. I dati possono anche essere utilizzati per creare indignazione o cercare un capro espiatorio: questo accade quando si parla di “immigrazione di massa” mentre la realtà è diversa.
Renate Holzeisen (Vita) ha sottolineato che tanto più trasparente è l’informazione, tanto meno i dati potranno essere strumentalizzati, e si è associata a quanto detto da Köllensperger. Un monitoraggio della migrazione sarebbe necessario, per capire chi arriva, chi contribuisce al bilancio, chi diventa un criminale. Ha ricordato che un dipendente della Questura aveva detto che la gente non sapeva come lo sviluppo demografico si sarebbe orientato in seguito all’immigrazione, e ribadito la necessità di tutelare le minoranze e lo sviluppo dell’Autonomia, evitando toni emozionali.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha segnalato che Wirth Anderlan aveva puntato sulla performance, per avere risalto sui social media, altrimenti avrebbe scelto una formulazione diversa, che magari sarebbe stata appoggiata, perché avere dati chiari è importante. Per esempio, sarebbe importante avere informazioni in relazione non tanto a dove verrà realizzato il CPR, ma all’esito dei rimpatri. Un monitoraggio settimanale è tuttavia eccessivo.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha ricordato che proprio questa mattina, a Palazzo Widmann, erano stati presentati i dati sull’immigrazione, “ma di voi non c’era nessuno”, ha detto rivolgendosi al proponente e a chi difendeva la mozione: “Questo dimostra che la mozione è puramente strumentale per combattere gruppi di persone in base alla loro provenienza”.
Rispondendo a nome dell'ass. Pamer, impegnata in un evento, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha confermato che proprio oggi era stato presentato il dossier sull’immigrazione 2025: gli immigrati sono al 51,3% donne, di cui il 65% con meno di 45 anni; un quinto sono bambini; il 61%viene dall’Europa, il 21% dall’Asia, il 13% dall’Africa, il 5% dagli USA. Questi dati si trovano anche in internet. Va detto che c’è anche la libertà di circolazione a livello europeo, quindi i dati non sono disponibili subito, ma i Ministeri degli Interni registrano il fenomeno. Anche la polizia di frontiera rileva il fenomeno, e c’è una banca dati comunitaria. Ci sono persone con uno status di protezione riconosciuta, persone con diritto di soggiorno permanente o limitato; gli immigrati pagano le tasse, lavorano e sono contribuenti netti. Si vuole far credere che la Giunta taccia delle informazioni alla cittadinanza, ed è vero che ci sono immigrati criminali e che si vorrebbero misure più efficaci, ma è necessario differenziare: l’autore della mozione non lo fa, fomentando odio e paura per raccogliere consensi dai propri elettori. I dati sono disponibili in internet e varie pubblicazioni, non esistono canali segreti: in alcuni dati sono molto positivi per l’economia e là società, in altri ci sono dei problemi da risolvere. Se lo Stato vorrà costruire un CPR si metteranno a disposizione i terreni. Renate Holzeisen (Vita) è intervenuta per fatto personale sottolineando che non aveva detto che la Giunta voleva nascondere i dati. Jürgen Wirth Anderlan ha evidenziato, tra l’altro, che in Alto Adige viene monitorato molto – dal bostrico tipografo al lupo, al consumo idrico nell’agri-fotovoltaico, e aggiunto che si sta attuando uno scambio di popolazione in grande stile con la scusa dell’esigenza di forza lavoro. L’immigrazione incontrollata è un pericolo per la popolazione e la Heimat; se non si vuole nemmeno raccogliere i dati su cui si trova in provincia il futuro sarà oscuro. La mozione è stata messa in votazione per parti separate e respinta: sia le premesse che la parte deliberante con 5 sì, 24 no e 1 astensione.
La seduta di questo pomeriggio è terminata. Il plenum si riunisce di nuovo domani mattina a partire dalle 10.00.
MC

