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Lavori Consiglio: Bilancio 2026, ordini del giorno - 3

Terminata la discussione degli ordini del giorno alla manovra finanziaria: via libera a proposta sulla mobilità presso le strutture ospedaliere di Merano. Avviata la discussione articolata dei disegni di legge.   

È ripresa questo pomeriggio, in Consiglio provinciale a Bolzano, la trattazione degli ordini del giorno alla manovra di bilancio contenuta nei disegni di legge “Legge di stabilità provinciale per l'anno 2026” (dlp 57/25), “Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2026-2028” (dlp 58/25)  e “Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l'anno 2026” (59/25).
A inizio seduta, Renate Holzeisen (Vita) ha chiarito una questione per fatto personale, comunicando all’ass. Galateo che tutti i processi in cui difende le famiglie dei bambini non vaccinati li fa pro bono, cosí come difende pro bono tanti altri cittadini in tutta Italia, comprese le forze dell’ordine. il fatturato del proprio studio lo fa con la consulenza e difesa tributaria di aziende.

Di seguito, Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha proposto con l’ordine del giorno Non si è ancora fatto nulla per gestire) la mobilità attorno alle nuove strutture ospedaliere, di cui era stato già  accolto il punto 1. Con la proposta, si chiedeva di 1. di elaborare un piano dettagliato della mobilità tra e verso le tre strutture (Ospedale, RSA, Casa della Comunità) in collaborazione con il Comune di Merano e la comunità comprensoriale Burgraviato affinché le misure infrastrutturali siano pianificate contestualmente e realizzate in tempi utili; 2. di verificare se e in che modo sia fattibile collegare direttamente l’ospedale con la RSA e la Casa della Comunità (per esempio mediante un tunnel) affinché i e le pazienti, ma anche la biancheria e i pasti possano essere trasportati in modo semplice e diretto, e il personale possa spostarsi da una struttura all’altra possibilmente senza dover fare tanti giri; 3. di introdurre tariffe di parcheggio particolarmente vantaggiose per il personale, le e i pazienti nonché le visitatrici e i visitatori degli ospedali dell’Alto Adige; 4. di prevedere in bilancio le necessarie risorse. Rohrer, annunciando il ritiro dei punti da 2 a 4, ha sottolineato che attorno all’Ospedale Tappeiner verranno addirittura costruite due nuove strutture., e che cn più di 1.700 collaboratori e collaboratrici equivalenti a tempo pieno, l’Ospedale di Merano è già oggi, per dimensioni, la seconda azienda sanitaria della provincia. La situazione del traffico quindi peggiorerà, anche perché tra via Rossini e via Donizetti sorgerà un moderno edificio per la nuova Casa della Comunità, e sull’attuale parcheggio davanti all’ospedale verrà costruita la residenza per anziani “Cura Resort”: è quindi necessario pendere provvedimenti. La consigliera ha anche evidenziato l’alta tariffa dl parcheggio dell’ospedale di Bolzano.
Alex Ploner (Team K) ha quindi presentato la proposta Assistenza estiva per le bambine e i bambini con disabilità, al fine di impegnare la Giunta 1. a garantire la formazione tempestiva di personale specializzato, organizzando dei corsi di formazione a livello centrale al termine delle iscrizioni dei bambini alle iniziative estive; 2. a prevedere l’istituzione di un fondo con risorse destinate alla formazione di personale pedagogico specializzato; 3. a prevedere, nel caso in cui non sia possibile reperire personale adeguato e specializzato e i bambini vengano quindi esclusi dalle iniziative estive, il rimborso delle spese sostenute dalle famiglie; 4. a garantire che vengano coperte le spese per il reclutamento e la formazione del personale specializzato e/o i costi per il personale di assistenza qualificato per le/i minori con disabilità grave; 5. a prevedere il rimborso delle spese sostenute dai genitori che, in mancanza di personale specializzato, accompagnano in prima persona i bambini con disabilità nelle di iniziative estive;6. a prevedere in bilancio le risorse a tal fine necessarie. A. Ploner ha evidenziato che al termine dell'anno scolastico, i bambini che hanno delle disabilità risultano spesso penalizzati nell'ambito delle iniziative estive organizzate dagli enti locali, dai Comuni e dalla Provincia autonoma di Bolzano; di frequente avviene il rifiuto dell'iscrizione - spesso all’ultimo momento, a ridosso dell'inizio delle iniziative citate -, oppure vengono richieste di ulteriori spese o preteso che siano le famiglie stesse a organizzare il personale di assistenza adeguato (personale specializzato per bambini con necessità pedagogiche particolari), oppure ancora limitata la partecipazione ai programmi e alle offerte. Sottolineando che tutto ciò danneggia sia i bambini che i genitori, il consigliere ha evidenziato l'importanza di un lavoro in rete. Sandro Repetto (Partito Democratico) ha segnalato che la conciliabilità famiglia-lavoro per i genitori con bambini disabili non funziona bene non solo in estate, ma anche nelle restanti stagioni, con i centri diurni, che proprio di recente hanno inviato una comunicazione della riduzione delle ore disponibili. È stato detto che nel bilancio sono stati aumentati i fondi per la disabilità, ma in questo caso non è così. Waltraud Deeg (SVP) ha evidenziato che in estate sarebbe possibile attraverso i servizi sociali dei distretti organizzare iniziative per bambini con disabilità, ma una seconda possibilità, più amata dai genitori, sono offerte estive inclusive. L’età massima è stata aumentata dai 15 ai 18 anni. Questa attività è una grande sfida, l’SSV Bruneck si distingue in questo campo. vero è che ci sono problemi di sostituzione in caso di disdette, in particolare quando serve personale altamente specializzato. In molti casi però gli operatori ricevono troppe poche informazioni al momento dell’iscrizione del bambino, anche perché i genitori hanno paura di un rifiuto. Alex Ploner ha evidenziato che in effetti la soluzione sta nella comunicazione e nella collaborazione: ci vuole un confronto tra genitori e operatori per capire come gestire al meglio la situazione; importante è anche l’offerta formativa per gli operatori, L’ass. Rosmarie Pamer ha annunciato che avrebbe chiesto maggiori informazioni relativamente alla situazione die centri diurni; l’ordine del giorno non può essere accettato perché non è di competenza della Provincia; quest’anno è stato speso 1,7 mio. €. Vero è che in alcuni casi è mancata la comunicazione. La prossima settimana ci sarà un incontro con gli assessori dei Comuni e sarà sollevata la questione. I nuovi criteri prevedono una maggiore assistenza: fino a oggi ci poteva essere solo un bambino con disbailitá in un gruppo, ma i gestori hanno detto che è possibile accogliere nello stesso gruppo anche diversi bambini con la stessa disabilità, e così è previsto, se gestibile per l’operatore. Il personale viene pagato per tutte le ore di assistenza e anche per 5 ore aggiuntive, ai fini della formazione, e viene prevista l’indennità per le assenze e c’è un contributo per il trasporto; anche grazie alla previsione dell'attività extra servizio del personale provinciale ci sarà maggiore personale. L‘ordine dle giorno è stato votato per parti separate e respinto: le premesse con 17 sì e 17 no, i singoli punti dispositivi fino al 5 con lo stesso esito, il punto 6 con 16 sì e 17 no).
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha quindi chiesto, con l’ordine del giorno Accordo con le Forze Armate di incaricare la Giunta provinciale 1. in futuro,  di non firmare più alcun contratto per il potenziamento delle infrastrutture militari esistenti sul nostro territorio e  di utilizzare eventuali maggiori entrate in bilancio per scopi sociali. Il Ministero della Difesa, ha spiegato Zimmmerhofer,  sta considerando di creare una riserva ausiliaria di militari. Inoltre un disegno di legge attualmente in discussione nella Commissione Difesa della Camera dei deputati prevede che tutte le strutture militari siano escluse dalle leggi regionali di tutela ambientale. I contratti che si stipulano, ha detto Kompatscher, consentono di ottenere l’80% delle aree per realizzare alloggi: se ci si ritira, rimarranno lì le Forze Armate, e questo è l’obiettivo contrario di ciò che vuole Zimmerhofer. L’ordine del giorno è stato respinto a maggioranza: 22 no 7 sì e 4 astensioni.
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) ha quindi proposto con lÄ’ordine dle giorno  Abolizione della banca dati del DNA dei cani di impegnare la GIunta provinciale ad abolire l’attuale banca dati del DNA dei cani e tutti gli obblighi amministrativi e finanziari ad essa correlati. Sven Knoll (Südtiroler Freiheit) ha sostenuto la proposta , e aggiunto che non è la Giunta che deve decidere di cosa si puó parlare o no, come risulterebbe dal giudizio di Kompatscher rispetto alla proposta precedente: nessun documento è una perdita di tempo. L’ass. Luis Walcher ha respinto il documento annunciando una prossima proposta della maggioranza con un impegno a un cambiamento. I cani sono tantissimi, anche a Vienna ci sono interventi contro le deiezioni canine e c’è l’idea di una tassa sui cani, che la gente trova naturale. In Austria per il secondo cane è prevista . La proposta è stata respinta con 17 sí e 17 no.
Lo stesso Thomas Widmann ha proposto l’ordine del giorno Misure per ridurre i tempi di attesa nel sistema sanitario provinciale, al fine di impegnare la Giunta a presentare al Consiglio provinciale entro e non oltre il 30 giugno 2026 un pacchetto di misure organico, sistematico e strutturale, comprensivo di un piano di attuazione, per la riduzione dei tempi di attesa – con particolare attenzione ai settori in cui sono più lunghi a livello provinciale e in cui i livelli di assistenza sono particolarmente critici. Il lavoro dell’ass. Messner, ha detto Widmann, è lodevole, ma è necessario avviare con urgenza un pacchetto di misure organico, sistematico e strutturale per la riduzione dei tempi di attesa nel sistema sanitario, con particolare attenzione ai settori che da più tempo versano in condizioni critiche. egli ha fatto riferimento anche ai tempi di attesa al CUP. Myriam Atz (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che moti pazienti lamentano di venir superati da casi urgenti quando magari devono fare un controllo di soli pochi minuti: il sistema deve essere migliorato. L’ass. Hubert Messner ha ammesso che spesso il primo appuntamento del mattino non si svolge effettivamente alle 8; ha aggiunto che i tempi di attesa per il CUP sono stati ridotti da 2 a 1 minuti. In quanto al pacchetto di misure sistematiche, esiste già una task force sui tempi di attesa, il rilevamento delle situazioni critiche, un’unitá centrale per la gestione delle liste d’attesa al fine di ridurle con monitoraggio a livello locale e nazionale e monitoraggio dei cosiddetti “criteri grigi”: è stato segnalato ai medici che vanno rispettati; sono state introdotte prestazioni aggiuntive e migliorata la digitalizzazione, verrà introdotta l’AI soprattutto nel CUP; un aumento dell’efficienza è garantito dalla formazione del personale qualificato nell'ambito delle varie procedure. Dai dati emergono miglioramenti misurabili. La proposta è stata respinta con 17 sì e 17 no.
Andreas Leiter Reber (FReie FRaktion) ha presentato poi l’ordine del giorno Promuovere la coltivazione di terreni ripidi - Preservare il paesaggio culturale e le aziende agricole, per incaricare la Giunta 1. di riconoscere l'importanza dei terreni ripidi coltivati e curati per il paesaggio culturale dell'Alto Adige, e di compensare gli svantaggi naturali, le difficoltà di lavoro e i costi più elevati della gestione dei terreni agricoli ripidi a prescindere dal tipo di coltura attraverso adeguate misure di compensazione; 2. di utilizzare le risorse messe a disposizione dal Fondo europeo agricolo FEASR per la promozione delle zone montane per pagamenti compensativi a vantaggio della fruttiviticoltura e dell’orticoltura altoatesine su terreni ripidi. Questa indennità è un elemento importante per preservare il paesaggio culturale tradizionale e sostenere le aziende agricole. Lo Stato italiano, ha detto Leiter Reber, ha classificato come "zone montane” tutti i comuni delle province di Aosta, Belluno, Sondrio, Trento e Bolzano, pertanto tutti i terreni agricoli e le aziende agricole dell'Alto Adige ricevono indennità compensative per le zone svantaggiate dal fondo europeo d’incentivazione; tuttavia, la Giunta trasmette tali pagamenti compensativi, in forma di versamenti diretti alle aziende agricole con terreni ripidi, solo ad aziende a superficie prativa ovvero zootecniche, ritenendo che la coltivazione di prati e campi scoscesi in frutteti e vigneti o nell'orticoltura dia ricavi presumibilmente elevati, ma così non è, con il rischio che i relativi coltivatori lascino questa attività per dedicarsi al turismo. Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha sostenuto la proposta, invitando ad agire affinché le aziende agricole non chiudano i battenti. Il lavoro è molto duro, ed è difficile trovare persone disposte a farlo. A una propria interrogazione era stato risposto che sono già previsti contributi per investimenti e altro, ma poi era stato specificato che per la frutti- e viticoltura si sta ancora lavorando: non bisogna metterci troppo. Leiter Reber ha ringraziato per il sostegno ed evidenziato che non vuole mettere in concorrenza le diverse categorie, ma fare in modo che le indennità già previste vadano a favore anche della frutti-  e viticoltura di montagna. L’ass. LuIs Walcher ha chiarito che in una delle prossime sedute si valuterà una proposta analoga, e che attualmente non ci sono fondi per un tale sostegno, perché si dovrebbero utilizzare i fondi per la restante agricoltura montana. Il mercato del latte è sotto pressione in tutta Europa, per questo nel bilancio 2026 è previsto un sostegno tramite l’IDM, nonché mezzi per la ricerca alla Laimburg, da cui trae benefici anche la frutti-  e viticoltura. Un tema importante del futuro sarà il cambio generazionale. L’agriturismo potrà essere sgravato in termini di IMI. Votata con voto nominale, la proposta è stata respinta: le premesse con 17 sì e 17 no, così come il punto 1. e il punto 2.
Lo stesso  Andreas Leiter Reber ha quindi presentato la proposta Fermare i ladri Contributi per i sistemi di sicurezza delle abitazioni private, al fine di incaricare la il presidente della Provincia e la Giunta provinciale di adottare le misure necessarie per sostenere le cittadine e i cittadini di questa provincia a partire dal 2026 con un contributo sugli investimenti per la protezione dai furti in casa, aiutandoli così a equipaggiare le loro abitazioni con sistemi di sicurezza certificati; di stanziare inoltre nel bilancio 2026 i mezzi per la preparazione tecnica di queste misure. Il consigliere ha spiegato che per gli anni 2024 e 2025 la Giunta concede contributi per l'installazione di sistemi di allarme antifurto e sistemi di videosorveglianza per le aziende nei settori dell'artigianato, dell'industria, del commercio, dei servizi e che anche nel presente bilancio essa ha già stanziato 343.000 euro per questa misura,; vanno sostenute anche le persone private e le famiglie, considerando che la maggior parte dei ladri rinuncia in partenza se vede un sistema di allarme o telecamere di sorveglianza ovvero se sono state installate porte e finestre antieffrazione. Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha segnalato che a Caldaro ci sono molti furti nelle case in estate e di giorno,m approfittando del forte movimento, ma se un controllo di vicinato è organizzato bene, funziona bene, quando vi partecipano le persone giuste. Anche Sven Knoll (STF) ha sostenuto la proposta ricordando che un’analoga proposta di Atz era stata respinta, ritenendo però perverso che siano i cittadini a doversi difendere dai delinquenti: non bisogna armare i cittadini, ma disarmare i delinquenti. Leiter Reber ha detto che ovviamente i furti andrebbero perseguiti dalla polizia, ma a volte un sistema d’allarme può prevenire un furto. L’ass. Ulli Mair ha detto di essere d’accordo con ogni singola parola delle premesse, e che l’ordine del giorno era stato presentato già durante l’assestamento di bilancio; ci si era confrontati in Giunta e con gli esperti del settore. Occuparsi della sicurezza è compito dello Stato, tuttavia con una polizia locale ci si potrebbe occupare anche della sicurezza pubblica; bisogna coordinarsi meglio anche per quanto riguarda i furti, e interrogarsi sull’utilizzo delle tante ore di videoregistrazione. Dalla parte deliberante non risulta chiara l’entità del contributo da dare, e comunque più che un semplice bonus è importante una strategia. Gli acquisti per la sicurezza possono già essere detratti nell'ambito delle ristrutturazioni, e c’è il bonus sicurezza per acquistarli. In quanto al controllo di vicinato, non tutte le persone possono occuparsene: è lo Stato che deve dare garanzia di sicurezza. L’ordine del giorno è stato respinto con 17 sì e 17 no.

È così terminata la trattazione degli ordini del giorno: il passaggio alla discussione articolata del dlp 57/25 è stato approvato con 19 sì e 12 astensioni, quello del dlp 58/25 con 18 e 12 astensioni, quello del dlp 59/25 con 19 sì e 12 astensioni.

(continua)


MC

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